Il tema della partecipazione nell’ambito della cultura della progettazione alle diverse scale è un tema ricorrente e in questi ultimi anni sta assumendo un interesse via via crescente. Il problema di interrelare la fase progettuale - cioè le decisioni alle istanze della domanda sociale a livello urbano, di servizi e strutture per il soddisfacimento dei bisogni individuali e collettivi - con l’espressione dei desideri e delle propensioni dell’utenza, e più in generale dei fruitori di tali beni, è da lungo tempo al centro del dibattito e delle iniziative pubbliche per la programmazione e la pianificazione degli interventi. Lo scenario che oggi prospetta l’esigenza di approfondire le conoscenze come consapevolezza delle scelte, indica anche il passaggio ineludibile verso una cultura del progetto partecipato, nell’ottica di un “Decentramento progettuale come garanzia contro la burocratizzazione tecnologica imposta alle periferie da una centralizzazione del vertice decisionale [...] per garantire a livello ambientale del recupero della trattazione morfologica del manufatto nel concetto di assunzione della forma come espressione di intervento sul paesaggio naturale o nella struttura urbana e territoriale; interpretando il senso storico della preesistenza e l’equilibrato rapporto tra questa e l’immagine dell’attualità” (Marco Zanuso, 1980).
Le origini del progetto partecipato
SCHIAFFONATI, FABRIZIO
2008-01-01
Abstract
Il tema della partecipazione nell’ambito della cultura della progettazione alle diverse scale è un tema ricorrente e in questi ultimi anni sta assumendo un interesse via via crescente. Il problema di interrelare la fase progettuale - cioè le decisioni alle istanze della domanda sociale a livello urbano, di servizi e strutture per il soddisfacimento dei bisogni individuali e collettivi - con l’espressione dei desideri e delle propensioni dell’utenza, e più in generale dei fruitori di tali beni, è da lungo tempo al centro del dibattito e delle iniziative pubbliche per la programmazione e la pianificazione degli interventi. Lo scenario che oggi prospetta l’esigenza di approfondire le conoscenze come consapevolezza delle scelte, indica anche il passaggio ineludibile verso una cultura del progetto partecipato, nell’ottica di un “Decentramento progettuale come garanzia contro la burocratizzazione tecnologica imposta alle periferie da una centralizzazione del vertice decisionale [...] per garantire a livello ambientale del recupero della trattazione morfologica del manufatto nel concetto di assunzione della forma come espressione di intervento sul paesaggio naturale o nella struttura urbana e territoriale; interpretando il senso storico della preesistenza e l’equilibrato rapporto tra questa e l’immagine dell’attualità” (Marco Zanuso, 1980).File | Dimensione | Formato | |
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