Negli ultimi vent'anni il contesto nazionale e il quadro comunitario hanno registrato significativi cambiamenti strutturali di matrice socio-economica e culturale connessi a processi di ristrutturazione produttiva, alla globalizzazione dei mercati e all’emergere di nuovi assetti geopolitici. In ambito europeo tali trasformazioni sono state accompagnate da riforme istituzionali e da innovazioni del quadro legislativo, normativo, regolamentare e procedurale in settori di grande rilevanza - primo tra tutti quello delle politiche pubbliche in materia di ambiente, energia e pianificazione. Questo non facile percorso di innovazione e armonizzazione ha indotto molteplici ricadute sui versanti programmatorio, pianificatorio e progettuale, agendo alle differenti scale e livelli dell’intervento di trasformazione urbana, paesaggistica e ambientale. Da diversi anni ormai anche in Italia tematiche quali quelle della “qualità della vita” nelle aree urbane e del degrado delle periferie e del paesaggio hanno sollevato interrogativi sulle modalità, sugli strumenti e sui nuovi valori collettivi attraverso i quali riconfigurare l’ambiente costruito. Le dinamiche dello sviluppo insediativo a scala metropolitana testimoniano di modelli insediativi differenti rispetto a quelli cha hanno dato forma ai processi espansivi dei decenni passati, con una trasformazione degli scenari operativi del progetto urbano sempre più orientata alla dimensione del recupero, della riqualificazione e dell’intervento sul costruito. Le recenti sperimentazioni sul versante delle società miste, in particolare con riferimento alla promozione delle STU, costituiscono una opportunità nuova nel panorama nazionale e potrebbero non solo consentire una rilevante sinergia nell’impiego delle risorse economiche da parte dei soggetti pubblici e privati coinvolti, ma anche contribuire ad innalzare il livello e la qualità dei saperi tecnici e professionali necessari al governo dei processi di riqualificazione urbana, integrando competenze in materia territoriale, ambientale, economico-finanziaria e giuridica. Proprio nel caso dei partenariati per la realizzazione di opere pubbliche la valutazione della compatibilità ambientale del progetto può rappresentare uno strumento importante - oltre gli aspetti di mera cogenza procedurale - per lo sviluppo di analisi e valutazioni multicriteri all’interno di una logica processuale che veda nella qualità ambientale uno dei fattori in grado di orientare il percorso decisionale.
Scenari della trasformazione urbana
MUSSINELLI, ELENA GERMANA
2008-01-01
Abstract
Negli ultimi vent'anni il contesto nazionale e il quadro comunitario hanno registrato significativi cambiamenti strutturali di matrice socio-economica e culturale connessi a processi di ristrutturazione produttiva, alla globalizzazione dei mercati e all’emergere di nuovi assetti geopolitici. In ambito europeo tali trasformazioni sono state accompagnate da riforme istituzionali e da innovazioni del quadro legislativo, normativo, regolamentare e procedurale in settori di grande rilevanza - primo tra tutti quello delle politiche pubbliche in materia di ambiente, energia e pianificazione. Questo non facile percorso di innovazione e armonizzazione ha indotto molteplici ricadute sui versanti programmatorio, pianificatorio e progettuale, agendo alle differenti scale e livelli dell’intervento di trasformazione urbana, paesaggistica e ambientale. Da diversi anni ormai anche in Italia tematiche quali quelle della “qualità della vita” nelle aree urbane e del degrado delle periferie e del paesaggio hanno sollevato interrogativi sulle modalità, sugli strumenti e sui nuovi valori collettivi attraverso i quali riconfigurare l’ambiente costruito. Le dinamiche dello sviluppo insediativo a scala metropolitana testimoniano di modelli insediativi differenti rispetto a quelli cha hanno dato forma ai processi espansivi dei decenni passati, con una trasformazione degli scenari operativi del progetto urbano sempre più orientata alla dimensione del recupero, della riqualificazione e dell’intervento sul costruito. Le recenti sperimentazioni sul versante delle società miste, in particolare con riferimento alla promozione delle STU, costituiscono una opportunità nuova nel panorama nazionale e potrebbero non solo consentire una rilevante sinergia nell’impiego delle risorse economiche da parte dei soggetti pubblici e privati coinvolti, ma anche contribuire ad innalzare il livello e la qualità dei saperi tecnici e professionali necessari al governo dei processi di riqualificazione urbana, integrando competenze in materia territoriale, ambientale, economico-finanziaria e giuridica. Proprio nel caso dei partenariati per la realizzazione di opere pubbliche la valutazione della compatibilità ambientale del progetto può rappresentare uno strumento importante - oltre gli aspetti di mera cogenza procedurale - per lo sviluppo di analisi e valutazioni multicriteri all’interno di una logica processuale che veda nella qualità ambientale uno dei fattori in grado di orientare il percorso decisionale.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
MUSSI Scenari.pdf
Accesso riservato
:
Post-Print (DRAFT o Author’s Accepted Manuscript-AAM)
Dimensione
126 kB
Formato
Adobe PDF
|
126 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.