Una recente ricerca multidisciplinare, svolta nell’ambito del bando Ambiente della Fondazione CARIPLO, ha visto diversi partner universitari collaborare con il Parco del Lura, quale emanazione dei Comuni della zona, al fine di mettere a punto di criteri progettuali relativi ai molteplici aspetti che attengono alla valorizzazione e gestione delle aree destinate agli interventi di protezione idraulica lungo il Torrente Lura. Il caso pilota di studio, presentato nella memoria, è quello del complesso di vasche di laminazione da realizzarsi nell’area di Bregnano-Lomazzo, primo in ordine cronologico fra i vari manufatti di laminazione previsti dallo Studio di Fattibilità PAI del Torrente Lura predisposto dall’Autorità di Bacino del Fiume Po. Dalla messa a punto dei criteri progettuali sono emersi diversi scenari di intervento che, pur essendo tutti equivalenti nel rispetto delle esigenze idrauliche di laminazione, sono tuttavia differenti in relazione alla destinazione di uso del territorio scelta come prioritaria. Tali criteri si articolano infatti non solo negli aspetti idraulici ma, con pari rilevanza, anche in quelli riguardanti la creazione di idropaesaggi atti a permettere il miglioramento della qualità delle acque e a valorizzare le aree di laminazione dal punto di vista ambientale, ricreativo, paesaggistico e agricolo, a seconda della frequenza prevista per il loro allagamento. In questo modo la stessa infrastruttura idraulica si attiva non solo per la tutela del territorio, gestendo la quantità d’acqua degli eventi eccezionali, ma anche per il miglioramento della qualità ambientale in senso lato, gestendo il prelievo in occasione degli eventi ordinari e in tempo secco. Viene quindi attribuita un’utilità funzionale ai manufatti idraulici di laminazione (soglie, sbarramenti, canali di alimentazione) e alla trasformazione altimetrica del territorio (scavi e argini) riferibile non esclusivamente agli eventi di piena, ma alla vita quotidiana del parco. Specifica attenzione è stata inoltre dedicata alle procedure di concertazione con i locali soggetti portatori d’interesse, sia istituzionali che non istituzionali.
Criteri progettuali per interventi di protezione idraulica lungo il Torrente Lura con creazione di idropaesaggi: il caso pilota dell’area di Bregnano-Lomazzo
INNOCENTI, ILARIA;MANFREDI, MONICA;PAOLETTI, ALESSANDRO;SANFILIPPO, UMBERTO
2009-01-01
Abstract
Una recente ricerca multidisciplinare, svolta nell’ambito del bando Ambiente della Fondazione CARIPLO, ha visto diversi partner universitari collaborare con il Parco del Lura, quale emanazione dei Comuni della zona, al fine di mettere a punto di criteri progettuali relativi ai molteplici aspetti che attengono alla valorizzazione e gestione delle aree destinate agli interventi di protezione idraulica lungo il Torrente Lura. Il caso pilota di studio, presentato nella memoria, è quello del complesso di vasche di laminazione da realizzarsi nell’area di Bregnano-Lomazzo, primo in ordine cronologico fra i vari manufatti di laminazione previsti dallo Studio di Fattibilità PAI del Torrente Lura predisposto dall’Autorità di Bacino del Fiume Po. Dalla messa a punto dei criteri progettuali sono emersi diversi scenari di intervento che, pur essendo tutti equivalenti nel rispetto delle esigenze idrauliche di laminazione, sono tuttavia differenti in relazione alla destinazione di uso del territorio scelta come prioritaria. Tali criteri si articolano infatti non solo negli aspetti idraulici ma, con pari rilevanza, anche in quelli riguardanti la creazione di idropaesaggi atti a permettere il miglioramento della qualità delle acque e a valorizzare le aree di laminazione dal punto di vista ambientale, ricreativo, paesaggistico e agricolo, a seconda della frequenza prevista per il loro allagamento. In questo modo la stessa infrastruttura idraulica si attiva non solo per la tutela del territorio, gestendo la quantità d’acqua degli eventi eccezionali, ma anche per il miglioramento della qualità ambientale in senso lato, gestendo il prelievo in occasione degli eventi ordinari e in tempo secco. Viene quindi attribuita un’utilità funzionale ai manufatti idraulici di laminazione (soglie, sbarramenti, canali di alimentazione) e alla trasformazione altimetrica del territorio (scavi e argini) riferibile non esclusivamente agli eventi di piena, ma alla vita quotidiana del parco. Specifica attenzione è stata inoltre dedicata alle procedure di concertazione con i locali soggetti portatori d’interesse, sia istituzionali che non istituzionali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.