Rame e architettura. La cultura compositiva ed esecutiva del rivestimento

L'articolo esamina l'elaborazione delle cortine in rame all'interno di un ambito teso a rilevare le proprietà fondative, archetipiche (nella struttura materica) e tettoniche (come espressione della realtà concreta e fisica) dei sistemi di rivestimento per le facciate e le coperture. Tale contesto si propone, in generale, attraverso l'impiego di prodotti propri della "tradizione", comunque inseriti nelle strategie tecnologiche evolute: l'uso del rame evoca l'appartenenza, la "fabrilità" mediante l'utilizzo di una materia legittimata e low-tech, attraverso cui si sviluppano forme di involucro celebranti la consistenza sostanziale e la costruzione "naturale". Inoltre, lo studio analizza come le cortine in rame rilevino l'essenza intrinseca della fisicità organica nell'architettura, priva di significati aggiunti, facendo "risuonare" la totalità omogenea del limite esterno della "facies" e creando i presupposti per radicare le opere ai luoghi e alle emergenze locali.