L'articolo esamina i sistemi di involucro applicati all'Ospedale di Sant'Angelo Lodigiano progettato da Tartaglia Partnership, analizzati rispetto all'intelaiatura in acciaio e in alluminio a sostegno delle chiusure trasparenti, verticali e orizzontali. In particolare, lo studio spiega l'elaborazione progettuale degli elementi di interfaccia e di giunzione adottati per l'assemblaggio meccanico delle superfici di facciata, considerando l'impiego rispetto alle specifiche destinazioni d'uso sanitarie. Nello specifico, la costituzione dell'involucro si esplicita nella posa dei pilastri in acciaio, assemblati all'esecuzione delle strutture puntiformi perimetrali in c. a.: il sostegno del tubolare è marcato dall'intelaiatura a doppio forcipe, unita all'interfaccia inferiore e all'interfaccia superiore. Il doppio forcipe (realizzato dai profili in acciaio) permette lo sbalzo in aggetto superiore del tubolare, nel sostegno dei traversi orizzontali che completano l'intelaiatura strutturale della facciata continua. Le cortine di chiusura sono realizzate dai sistemi di facciata continua a montanti e traversi in alluminio estruso, a sostegno delle lastre in vetrocamera, comportando, per la parete interna contigua al primo corpo di degenza, la combinazione per tre moduli sovrapposti con due specchiature inserite tra i pilastri; poi, comportando, per la parete interna contigua al poliambulatorio, la combinazione per tre moduli sovrapposti con tre specchiature inserite tra i pilastri, alla cui sommità si determina il passaggio della terrazza con l'affaccio sul giardino d'inverno. I profili montanti in alluminio corrono all'esterno delle superfici di impalcato, con l'aggregazione dei traversi a sezioni scatolari nervate. La copertura del giardino d'inverno, realizzata dai moduli in vetro stratificato di sicurezza, è sostenuta, nelle sezioni perimetrali connesse al primo corpo di degenza e dal telaio in pilastri di c. a. con la cupola rastremata in acciaio: sull'apparato strutturale verticale appoggia il sistema di travatura in ferro (con l'apparato portante secondario in acciaio), oltre il quale si proietta la serie di montanti di sostegno alle staffe (nel tipo a "ragno", in fusione di acciaio) per il montaggio meccanico dei moduli in vetro.

Trasparenze d'involucro e terapia sanitaria

NASTRI, MASSIMILIANO
2008-01-01

Abstract

L'articolo esamina i sistemi di involucro applicati all'Ospedale di Sant'Angelo Lodigiano progettato da Tartaglia Partnership, analizzati rispetto all'intelaiatura in acciaio e in alluminio a sostegno delle chiusure trasparenti, verticali e orizzontali. In particolare, lo studio spiega l'elaborazione progettuale degli elementi di interfaccia e di giunzione adottati per l'assemblaggio meccanico delle superfici di facciata, considerando l'impiego rispetto alle specifiche destinazioni d'uso sanitarie. Nello specifico, la costituzione dell'involucro si esplicita nella posa dei pilastri in acciaio, assemblati all'esecuzione delle strutture puntiformi perimetrali in c. a.: il sostegno del tubolare è marcato dall'intelaiatura a doppio forcipe, unita all'interfaccia inferiore e all'interfaccia superiore. Il doppio forcipe (realizzato dai profili in acciaio) permette lo sbalzo in aggetto superiore del tubolare, nel sostegno dei traversi orizzontali che completano l'intelaiatura strutturale della facciata continua. Le cortine di chiusura sono realizzate dai sistemi di facciata continua a montanti e traversi in alluminio estruso, a sostegno delle lastre in vetrocamera, comportando, per la parete interna contigua al primo corpo di degenza, la combinazione per tre moduli sovrapposti con due specchiature inserite tra i pilastri; poi, comportando, per la parete interna contigua al poliambulatorio, la combinazione per tre moduli sovrapposti con tre specchiature inserite tra i pilastri, alla cui sommità si determina il passaggio della terrazza con l'affaccio sul giardino d'inverno. I profili montanti in alluminio corrono all'esterno delle superfici di impalcato, con l'aggregazione dei traversi a sezioni scatolari nervate. La copertura del giardino d'inverno, realizzata dai moduli in vetro stratificato di sicurezza, è sostenuta, nelle sezioni perimetrali connesse al primo corpo di degenza e dal telaio in pilastri di c. a. con la cupola rastremata in acciaio: sull'apparato strutturale verticale appoggia il sistema di travatura in ferro (con l'apparato portante secondario in acciaio), oltre il quale si proietta la serie di montanti di sostegno alle staffe (nel tipo a "ragno", in fusione di acciaio) per il montaggio meccanico dei moduli in vetro.
2008
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