Paesaggio e pianificazione nella riflessione di Gambi e nelle più recenti pratiche di governo del territorio

L’articolo pende le mosse da una discutibile interpretazione in senso razional comprensivo del pensiero di Gambi sulla pianificazione paesistica. A fronte di questa interpretazione si ricostruisce la riflessione del geografo romagnolo sul paesaggio dai primi scritti degli anni quaranta ai lavori dei primi anni novanta e la maturazione di una idea di paesaggio come documento e come veduta, come realtà e immagine che lo porta a riconoscere la natura interattiva dei processi di pianificazione senza per questo negare la specificità del contributo critico e positivo dello scienziato. In questo senso si segnala il legame del pensiero di Gambi con la tradizione illuminista di Cattaneo. Nella parte finale dell’articolo si prendono in esame alcune “derive” dell’attuale approccio alla pianificazione del paesaggio e le possibilità di ripresa dell’impostazione di Gambi entro una prospettiva operativa che va oltre il suo stesso pensiero.