In una analisi probabilistica di rischio sismico uno dei problemi tuttora aperti è la scelta di un appropriato modello matematico sia della legge frequenza-magnitudo, sia della legge di attenuazione, entrambe decisamente influenti sulla stima del rischio locale. La difficoltà nasce dalla scarsità di dati a disposizione in termini di eventi con magnitudo superiore ad una certa soglia e di loro registrazioni in una data zona. Recentemente Grandori et al. (2008) hanno proposto un metodo che permette di scegliere il modello di magnitudo “più affidabile” in un panorama di plausibili verità congetturali: esso è basato sulla valutazione della “credibilità” di un modello rispetto ad un altro nella valutazione di una data grandezza (ad es. picco di accelerazione su suolo rigido con periodo di ritorno di 500 anni) tramite il confronto di prevedibili errori fatti dai due modelli sotto opportune ipotesi di “vere” distribuzioni di magnitudo. In questo lavoro, che si inserisce all’interno del progetto n. 2 della Convenzione INGV-DPC 2007-09, viene verificata la stabilità del metodo al variare delle relazioni di attenuazione e si intravedono possibili criteri di scelta delle stesse in funzione della stima di credibilità.

Influenza della relazione di attenuazione nella stima di credibilità per analisi di pericolosità

PETRINI, LORENZA;GARAVAGLIA, ELSA
2009-01-01

Abstract

In una analisi probabilistica di rischio sismico uno dei problemi tuttora aperti è la scelta di un appropriato modello matematico sia della legge frequenza-magnitudo, sia della legge di attenuazione, entrambe decisamente influenti sulla stima del rischio locale. La difficoltà nasce dalla scarsità di dati a disposizione in termini di eventi con magnitudo superiore ad una certa soglia e di loro registrazioni in una data zona. Recentemente Grandori et al. (2008) hanno proposto un metodo che permette di scegliere il modello di magnitudo “più affidabile” in un panorama di plausibili verità congetturali: esso è basato sulla valutazione della “credibilità” di un modello rispetto ad un altro nella valutazione di una data grandezza (ad es. picco di accelerazione su suolo rigido con periodo di ritorno di 500 anni) tramite il confronto di prevedibili errori fatti dai due modelli sotto opportune ipotesi di “vere” distribuzioni di magnitudo. In questo lavoro, che si inserisce all’interno del progetto n. 2 della Convenzione INGV-DPC 2007-09, viene verificata la stabilità del metodo al variare delle relazioni di attenuazione e si intravedono possibili criteri di scelta delle stesse in funzione della stima di credibilità.
2009
L'ingegneria Sismica in Italia
9788890429200
credibilità di modelli magnitudo-frequenza, relazioni di attenuazione
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