‘Antico/Nuovo’,’ Nuovo/Antico’: la difficile convivenza con la memoria. Riflessioni sull’eredità storica della disciplina del restauro

Nell’ambito del restauro, parlare di “Antico/Nuovo” induce a interrogarsi su quale riferimento – o su quali riferimenti concettuali – sia da porre la questione: se rispetto al tempo, alla storia, o alla materia, o alla tecnica, o alla memoria. O ancora, all’arte. La vicenda del restauro ha mostrato tutta l’ambivalenza di cui è carico l’ineluttabile confronto tra ciò che preesisteva e ciò che si aggiunge nel corso del tempo a un edificio. Seguendo alcune possibili combinazioni dei due termini ‘Antico’ e ‘Nuovo’, quasi come in una sorta di calcolo fattoriale - il contributo intende ripercorrere, attraverso la vicenda storica del restauro, le modalità attraverso le quale il rapporto antico/nuovo – consostanziale alla natura stessa della disciplina – si è posto in relazione al mutare delle culture, e con esse all’evoluzione degli strumenti critici e operativi che in termini concreti si misurano con i temi cruciali del rapporto tra presente e passato sul terreno comune del cantiere.