Nelle sue espressioni concrete, l’architettura costituisce il punto generativo di un ordine che è insieme formale e civile. La sua azione ideativa e le sue determinazioni materiali creano e organizzano spazi e luoghi che sono anche politici. I grandi progetti dell’architettura, del pensiero e della società appaiono sostenuti, in modo particolare in questi anni, da considerazioni che vedono delinearsi in primo piano l’esigenza di nuovi principi ordinatori delle politiche del territorio che non solo si confrontano nell’insieme delle infrastrutture e della dotazione di servizi, ma incidono anche sui grandi temi del rapporto tra tutela della natura e ambiente costruito, della realizzazione della città multietnica e multiculturale, del senso e delle prerogative dei suoi spazi di vita e socializzazione. Se la riflessione sul rapporto tra architettura e politica prende avvio intorno al difficile interrogativo di cosa sia la realtà attuale, occorre sottolineare come le componenti interpretative della filosofia, della psicologia, delle scienze sociali nei confronti dello spazio architettonico e della città, siano essenziali al pari di quelle operative del progetto e della pianificazione per giungere a formulare proposte condivise e, soprattutto, indirizzate ad una rinnovata qualità dell’esistenza individuale e associata.

Forme della contemporaneità

CAPUTO, PAOLO
2007-01-01

Abstract

Nelle sue espressioni concrete, l’architettura costituisce il punto generativo di un ordine che è insieme formale e civile. La sua azione ideativa e le sue determinazioni materiali creano e organizzano spazi e luoghi che sono anche politici. I grandi progetti dell’architettura, del pensiero e della società appaiono sostenuti, in modo particolare in questi anni, da considerazioni che vedono delinearsi in primo piano l’esigenza di nuovi principi ordinatori delle politiche del territorio che non solo si confrontano nell’insieme delle infrastrutture e della dotazione di servizi, ma incidono anche sui grandi temi del rapporto tra tutela della natura e ambiente costruito, della realizzazione della città multietnica e multiculturale, del senso e delle prerogative dei suoi spazi di vita e socializzazione. Se la riflessione sul rapporto tra architettura e politica prende avvio intorno al difficile interrogativo di cosa sia la realtà attuale, occorre sottolineare come le componenti interpretative della filosofia, della psicologia, delle scienze sociali nei confronti dello spazio architettonico e della città, siano essenziali al pari di quelle operative del progetto e della pianificazione per giungere a formulare proposte condivise e, soprattutto, indirizzate ad una rinnovata qualità dell’esistenza individuale e associata.
2007
Architettura e politica
9788849213188
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