La memoria, intesa come deposito per la conservazione e la trasmissione del sapere, rappresenta il requisito essenziale per la nascita e lo sviluppo della cultura di un popolo. Gli archivi, le biblioteche, i musei sono dunque ambiti essenziali, veri tramiti tra passato e futuro. Agire nella prospettiva di una valorizzazione del patrimonio culturale è un atto dovuto e non prorogabile, in uno scenario che vede l’accesso ai beni culturali come un problema di palese democrazia e, specularmente, l’azione di custodia e di trasmissione della memoria come una risorsa strategica di una comunità. La disciplina architettonica e le scienze archivistiche e bibliotecarie, dapprima autonome e separate, si delineano come realtà funzionalmente collegate per la progettazione dei luoghi e delle tecnologie atte alla conservazione e all’utilizzo della memoria. Alla conservazione si affiancano oggi logiche tese ad ampliare il significato che qualsiasi bene di matrice culturale possiede nella società postmoderna, tracciando lineamenti e codici comportamentali atti ad attribuire un idoneo ruolo al valore materiale e immateriale di questi beni, sempre più un valore non solo di uso, ma di scambio e di relazione. L’opera raccoglie i contributi di alcuni tra i principali studiosi e operatori del mondo archivistico e bibliotecario, insieme a esponenti della cultura del progetto, al fine di tracciare linee guida operative per la conservazione, la valorizzazione e la fruizione dei beni culturali
Memoria Progetto Tecnologia. Lineamenti contemporanei per l'identità della conoscenza
FAROLDI, EMILIO
2008-01-01
Abstract
La memoria, intesa come deposito per la conservazione e la trasmissione del sapere, rappresenta il requisito essenziale per la nascita e lo sviluppo della cultura di un popolo. Gli archivi, le biblioteche, i musei sono dunque ambiti essenziali, veri tramiti tra passato e futuro. Agire nella prospettiva di una valorizzazione del patrimonio culturale è un atto dovuto e non prorogabile, in uno scenario che vede l’accesso ai beni culturali come un problema di palese democrazia e, specularmente, l’azione di custodia e di trasmissione della memoria come una risorsa strategica di una comunità. La disciplina architettonica e le scienze archivistiche e bibliotecarie, dapprima autonome e separate, si delineano come realtà funzionalmente collegate per la progettazione dei luoghi e delle tecnologie atte alla conservazione e all’utilizzo della memoria. Alla conservazione si affiancano oggi logiche tese ad ampliare il significato che qualsiasi bene di matrice culturale possiede nella società postmoderna, tracciando lineamenti e codici comportamentali atti ad attribuire un idoneo ruolo al valore materiale e immateriale di questi beni, sempre più un valore non solo di uso, ma di scambio e di relazione. L’opera raccoglie i contributi di alcuni tra i principali studiosi e operatori del mondo archivistico e bibliotecario, insieme a esponenti della cultura del progetto, al fine di tracciare linee guida operative per la conservazione, la valorizzazione e la fruizione dei beni culturaliFile | Dimensione | Formato | |
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