L’articolo analizza una delle opere più importanti dell’architetto madrileno Alejandro de la Sota, la palestra del collegio Maravillas, realizzata nel 1962 a Madrid. La sezione come tema di progetto e l’indagine sull’uso dei nuovi materiali introducono all’opera maestra dell’architetto gallego, in cui il sistema costruttivo denuncia la stretta relazione che nel progetto stabilisce tra forma strutturale e forma architettonica alle diverse scale. L’architetto, già famoso per il gioco d’equilibrio scavato nella pietra della facciata dell’edificio costruito a Tarragona per il Gobierno Civil, risolve l’immagine esterna con un lavoro sulle superfici indotto dalla sezione e che si trasforma in un’articolazione volumetrica che ad un’apparente semplicità di forma e materiali contrappone la complessità dei temi affrontati nel fronte.
La perfezione dell'imperfezione apparente.Alejandro de la Sota, Palestra del Collegio Maravillas
PIERINI, ORSINA SIMONA
2008-01-01
Abstract
L’articolo analizza una delle opere più importanti dell’architetto madrileno Alejandro de la Sota, la palestra del collegio Maravillas, realizzata nel 1962 a Madrid. La sezione come tema di progetto e l’indagine sull’uso dei nuovi materiali introducono all’opera maestra dell’architetto gallego, in cui il sistema costruttivo denuncia la stretta relazione che nel progetto stabilisce tra forma strutturale e forma architettonica alle diverse scale. L’architetto, già famoso per il gioco d’equilibrio scavato nella pietra della facciata dell’edificio costruito a Tarragona per il Gobierno Civil, risolve l’immagine esterna con un lavoro sulle superfici indotto dalla sezione e che si trasforma in un’articolazione volumetrica che ad un’apparente semplicità di forma e materiali contrappone la complessità dei temi affrontati nel fronte.File | Dimensione | Formato | |
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