“Per creare un’architettura abbiamo sempre bisogno di luci e ombre, ma qui in Australia la condizione è del tutto particolare. Se, infatti, da un lato abbiamo meno chiaroscuri, dall’altro qui più che altrove con l’intensità assoluta e tagliente della luce puoi creare gli spazi, puoi modellarli e con le ombre profonde che cambiano puoi renderli dinamici. La luce è una delle cose che più mi hanno colpito dell’Australia, non ha paragoni e non dimentico che uno dei fattori che hanno fatto si che mi stabilissi in Australia è stato proprio la luce. Da allora penso che la mia architettura abbia acquisito una profonda relazione con questa terra. Per me a più di trent’anni di distanza, la luce, la sfida del vuoto, il rapporto con la fragilità di questa terra antica e la possibilità di vedere il proprio progetto realizzato che qui è sicuramente maggiore di quanto non sia in Europa, sono ancora motivo di profonda attrazione verso questo paese”.
Visti da lontano, intervista a Enrico Taglietti
TADI, MASSIMO;ZANNI, FABRIZIO
2005-01-01
Abstract
“Per creare un’architettura abbiamo sempre bisogno di luci e ombre, ma qui in Australia la condizione è del tutto particolare. Se, infatti, da un lato abbiamo meno chiaroscuri, dall’altro qui più che altrove con l’intensità assoluta e tagliente della luce puoi creare gli spazi, puoi modellarli e con le ombre profonde che cambiano puoi renderli dinamici. La luce è una delle cose che più mi hanno colpito dell’Australia, non ha paragoni e non dimentico che uno dei fattori che hanno fatto si che mi stabilissi in Australia è stato proprio la luce. Da allora penso che la mia architettura abbia acquisito una profonda relazione con questa terra. Per me a più di trent’anni di distanza, la luce, la sfida del vuoto, il rapporto con la fragilità di questa terra antica e la possibilità di vedere il proprio progetto realizzato che qui è sicuramente maggiore di quanto non sia in Europa, sono ancora motivo di profonda attrazione verso questo paese”.File | Dimensione | Formato | |
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