Nella panoramica della ricerca di design che sperimenta le potenzialità dei nuovi materiali, offerta dal numero 13 di DIID, l’articolo traccia la storia delle prime plastiche sintetiche che segnano il passaggio dalla produzione manifatturiera a scala artigianale degli oggetti alla produzione di massa con metodi industriali. Protagonista della ricostruzione storica è la Bakelite, un materiale definito nei primi anni dello scorso secolo come una “sostanza magica” e che oggi, uscito dalla scena di primo piano, mantiene posizioni stabili in determinate nicchie di mercato. La storia della Bakelite, la cui applicazione ha caratterizzato la vita e l’evoluzione di intere tipologie di prodotti, alcuni delle quali oggi sono uscite definitivamente dalla produzione, vive ancora nella “mutevole natura” delle attuali plastiche. Grazie alle potenzialità del processo produttivo e alla caratteristica tipica delle materie plastiche di potere assumere un’identità definita dal progetto, inizialmente gli oggetti in Bakelite assunsero le sembianze dei materiali nobili come l’ebano, l’ambra, la radica. Successivamente il loro design si caratterizzò di un linguaggio autonomo che definì un’identità specifica per questo materiale. Lungo la storia, il design degli oggetti in Bakelite è stato influenzato dalle vicende socio-economiche della società, dai desideri emergenti e dalla volontà di circondarsi di oggetti status symbols. Parallelamente si è evoluto in relazione all’avanzamento delle scoperte scientifiche e all’avvicendarsi dei modelli economico-produttivi. L’articolo comprende una scheda tecnica che descrive il processo produttivo della Bakelite, i semilavorati e il processo di colorazione del materiale.

Bakelite. la ricerca di mercati tra usi e abusi

FERRARA, MARIA RITA
2005-01-01

Abstract

Nella panoramica della ricerca di design che sperimenta le potenzialità dei nuovi materiali, offerta dal numero 13 di DIID, l’articolo traccia la storia delle prime plastiche sintetiche che segnano il passaggio dalla produzione manifatturiera a scala artigianale degli oggetti alla produzione di massa con metodi industriali. Protagonista della ricostruzione storica è la Bakelite, un materiale definito nei primi anni dello scorso secolo come una “sostanza magica” e che oggi, uscito dalla scena di primo piano, mantiene posizioni stabili in determinate nicchie di mercato. La storia della Bakelite, la cui applicazione ha caratterizzato la vita e l’evoluzione di intere tipologie di prodotti, alcuni delle quali oggi sono uscite definitivamente dalla produzione, vive ancora nella “mutevole natura” delle attuali plastiche. Grazie alle potenzialità del processo produttivo e alla caratteristica tipica delle materie plastiche di potere assumere un’identità definita dal progetto, inizialmente gli oggetti in Bakelite assunsero le sembianze dei materiali nobili come l’ebano, l’ambra, la radica. Successivamente il loro design si caratterizzò di un linguaggio autonomo che definì un’identità specifica per questo materiale. Lungo la storia, il design degli oggetti in Bakelite è stato influenzato dalle vicende socio-economiche della società, dai desideri emergenti e dalla volontà di circondarsi di oggetti status symbols. Parallelamente si è evoluto in relazione all’avanzamento delle scoperte scientifiche e all’avvicendarsi dei modelli economico-produttivi. L’articolo comprende una scheda tecnica che descrive il processo produttivo della Bakelite, i semilavorati e il processo di colorazione del materiale.
2005
design; bakelite; plastic materials; industrial production; design history
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