Il tema centrale dello studio riguarda le modalità per produrre quello che Lynch ha chiamato: un ambiente totale reso visibile , del quale Firenze rappresenta il modello di città reale e operata, e che viene riferito, in prima istanza, alle mappe di Leonardo, il cui valore sta nel loro essere la produzione di una visione totale di suolo modellato per punti, reso visibile attraverso uno schema mentale del visivo. In queste carte, infatti, leggermente assonometriche e che quindi tendono a esaltare l’aspetto mentale della visione prospettica, la pura visibilità della morfologia di un territorio è condotta verso la possibilità di guardare il suolo, ma non solo per una sua pura rappresentazione, quanto piuttosto per definire un campo locale per il progetto. La novità, rispetto alla scuola italiana, è che Lynch identifica obiettivi estetici che anche la metropoli deve soddisfare e allora, si presenta la questione di dover allargare il campo della percezione per la produzione di una mappa mentale che introduca nella sua rappresentazione nuove componenti, che costituiscono la complessità della nuova dimensione urbana multiscala e multifunzionale, che è il problema dell’oggi. Se si mantiene sullo sfondo come obiettivo una istruttoria dei modi di pensare lo spazio che cambiano paradigma, sappiamo di voler produrre diverse serie di mappe mentali dove le più alte implicano le più basse. Ma con l’aumentare della complessità i temi della biografia urbana,condizione necessaria per tramare biografie umane, cronache sociali e infine la storia, si moltiplicano e anche si arricchiscono di articolazioni funzionanti e analoghe. La questione è quindi come selezionare, come scegliere e secondo quale criterio, i punti di appoggio per poter costruire la mappa che permetta di pensare lo spazio e per portare avanti (tradere) la biografia della città e degli uomini. Ne abbiamo indicati tre: un punto di appoggio geografico (L.Febvre), la formazione temporale dei paesaggi psicologici dell’arte, che è il tema: opera sociale e temporalità di funzionamenti che essa induce, e anche, della mutazione dei prodotti storici per trasformazioni di funzionamento spaziale (H.Focillon) e l’immagine surreale e dell’inconscio come nuova organizzazione simbolica (L.Aragon).

PATTERN FOR THE METROPOLI POTENTIAL

CONTIN, ANTONELLA
2007-01-01

Abstract

Il tema centrale dello studio riguarda le modalità per produrre quello che Lynch ha chiamato: un ambiente totale reso visibile , del quale Firenze rappresenta il modello di città reale e operata, e che viene riferito, in prima istanza, alle mappe di Leonardo, il cui valore sta nel loro essere la produzione di una visione totale di suolo modellato per punti, reso visibile attraverso uno schema mentale del visivo. In queste carte, infatti, leggermente assonometriche e che quindi tendono a esaltare l’aspetto mentale della visione prospettica, la pura visibilità della morfologia di un territorio è condotta verso la possibilità di guardare il suolo, ma non solo per una sua pura rappresentazione, quanto piuttosto per definire un campo locale per il progetto. La novità, rispetto alla scuola italiana, è che Lynch identifica obiettivi estetici che anche la metropoli deve soddisfare e allora, si presenta la questione di dover allargare il campo della percezione per la produzione di una mappa mentale che introduca nella sua rappresentazione nuove componenti, che costituiscono la complessità della nuova dimensione urbana multiscala e multifunzionale, che è il problema dell’oggi. Se si mantiene sullo sfondo come obiettivo una istruttoria dei modi di pensare lo spazio che cambiano paradigma, sappiamo di voler produrre diverse serie di mappe mentali dove le più alte implicano le più basse. Ma con l’aumentare della complessità i temi della biografia urbana,condizione necessaria per tramare biografie umane, cronache sociali e infine la storia, si moltiplicano e anche si arricchiscono di articolazioni funzionanti e analoghe. La questione è quindi come selezionare, come scegliere e secondo quale criterio, i punti di appoggio per poter costruire la mappa che permetta di pensare lo spazio e per portare avanti (tradere) la biografia della città e degli uomini. Ne abbiamo indicati tre: un punto di appoggio geografico (L.Febvre), la formazione temporale dei paesaggi psicologici dell’arte, che è il tema: opera sociale e temporalità di funzionamenti che essa induce, e anche, della mutazione dei prodotti storici per trasformazioni di funzionamento spaziale (H.Focillon) e l’immagine surreale e dell’inconscio come nuova organizzazione simbolica (L.Aragon).
2007
NEW YORK_MILANO.DISEGNO PER LA CITTA' NELLA REGIONE URBANA
9788860551573
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11311/509199
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