La campagna di rilievi della Pala Trivulzio per cui è stato coinvolto il gruppo di ricerca del Politecnico che fa tradizionalmente capo alle discipline della topografia e della fotogrammetria, ha visto l’applicazione di quest’ultima nella moderna forma digitale integrata da tecnologie laser-scanning, in un caso di bene artistico, considerabile, dal punto di vista del rilievo geometrico, come ‘border line’, vero e proprio caso ‘limite’. Questo aspetto merita una riflessione al fine di sgombrare il campo da equivoci circa l’utilità effettiva di determinati rilievi, la loro accuratezza e la congruità con le finalità date. Se la presenza di evidenti criticità pare limitare i confini di uno spazio di applicabilità di dette discipline, il riconoscimento di relazioni caratteristiche tra opera e contesto spazio-temporale, e tra dati diversi, ha ispirato una ipotesi di rilievo, consentendo il raggiungimento di livelli conoscitivi che, pur ‘approssimati’, aprono quesiti e prospettive di approfondimenti futuri anche da parte di altre specificità, secondo logiche tipiche dei sistemi cognitivi a rete neurale a base interattiva. Superando il concetto di semplice sommatoria di conoscenze differenti, si chiede in questo caso al modello ‘globale’ - la ‘forma totale’, tutta da indagare - di coniugarsi all’analisi puntuale, con le relative specificità ed elevate precisioni. Si chiede, in entrambi i sensi, la ricerca intelligente di logiche conoscitive superando scontate valutazioni su finalità di scala e precisioni differenti: ovvia l’inapplicabilità all’ infinito continuum di analisi puntuali basate su provate esperienze ed eccellenti asset tecnologici, altrettanto ovvia l’inutilità, e a volte l’impossibilità, di metodologie di rilievo globale spinte a rincorrere precisioni e livelli raggiunti da altre discipline, come nel caso in oggetto. Un’occasione nella sfida aperta dal ragionare in termini interattivi e relativi.
Misura della 'forma totale'. Fotogrammetria digitale e laser scanner: aspetti critici, prospettive, opportunità future
BRUMANA, RAFFAELLA;MONTI, CARLO;ACHILLE, CRISTIANA
2008-01-01
Abstract
La campagna di rilievi della Pala Trivulzio per cui è stato coinvolto il gruppo di ricerca del Politecnico che fa tradizionalmente capo alle discipline della topografia e della fotogrammetria, ha visto l’applicazione di quest’ultima nella moderna forma digitale integrata da tecnologie laser-scanning, in un caso di bene artistico, considerabile, dal punto di vista del rilievo geometrico, come ‘border line’, vero e proprio caso ‘limite’. Questo aspetto merita una riflessione al fine di sgombrare il campo da equivoci circa l’utilità effettiva di determinati rilievi, la loro accuratezza e la congruità con le finalità date. Se la presenza di evidenti criticità pare limitare i confini di uno spazio di applicabilità di dette discipline, il riconoscimento di relazioni caratteristiche tra opera e contesto spazio-temporale, e tra dati diversi, ha ispirato una ipotesi di rilievo, consentendo il raggiungimento di livelli conoscitivi che, pur ‘approssimati’, aprono quesiti e prospettive di approfondimenti futuri anche da parte di altre specificità, secondo logiche tipiche dei sistemi cognitivi a rete neurale a base interattiva. Superando il concetto di semplice sommatoria di conoscenze differenti, si chiede in questo caso al modello ‘globale’ - la ‘forma totale’, tutta da indagare - di coniugarsi all’analisi puntuale, con le relative specificità ed elevate precisioni. Si chiede, in entrambi i sensi, la ricerca intelligente di logiche conoscitive superando scontate valutazioni su finalità di scala e precisioni differenti: ovvia l’inapplicabilità all’ infinito continuum di analisi puntuali basate su provate esperienze ed eccellenti asset tecnologici, altrettanto ovvia l’inutilità, e a volte l’impossibilità, di metodologie di rilievo globale spinte a rincorrere precisioni e livelli raggiunti da altre discipline, come nel caso in oggetto. Un’occasione nella sfida aperta dal ragionare in termini interattivi e relativi.File | Dimensione | Formato | |
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