Per sviluppare e incoraggiare l’edilizia ecosostenibile molti Stati Europei hanno elaborato dei Piani e Programmi nazionali. In Italia, dove quest’iniziativa non è stata intrapresa, diversi Enti pubblici hanno definito, a livello regionale o comunale, nuovi Piani Regolatori, Regolamenti Edilizi, norme tecniche attuative per realizzare quartieri ecologici, requisiti spesso volontari per orientare, concedendo facilitazioni e finanziamenti, imprese e privati a realizzare interventi edilizi ecologici. Come retroterra di riferimento per queste iniziative si trovano l’Agenda 21, documento prodotto nel 1992 a Rio de Janeiro dalla Conferenza delle Nazioni Unite per l’Ambiente e la Sviluppo (UNCED), la Carta d’Aalborg, strumento elaborato nel 1994 in Danimarca dalla Conferenza sulle Città Sostenibili, le Direttive europee, come la 109 dell’ 86, e l’attuazione del trattato di Kyoto per la riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera. Tra le prime esperienze avviate troviamo l'iniziativa del Comune di Cavalese, in provincia di Trento, che nel 1994 inserisce nel Piano Regolatore norme di qualità ambientale per lo sviluppo urbano e edilizio. Il Comune di Trento ha predisposto delle guide per il risparmio energetico e per il calcolo dell’impatto ambientale dei materiali. La Regione Umbria, nel 2000 ha approvato la legge n. 38 per incentivare la miglior coibentazione e inerzia termica delle superfici opache e le serre solari. La Regione Piemonte nel 2000, ha inserito nel prezziario per le opere e lavori pubblici, diffuso via internet, voci per gli interventi d’ingegneria naturalistica. La Regione Emilia Romagna nel 2001, con la delibera regionale n. 21, individua dei “requisiti volontari per le opere edilizie” dotati di criteri orientativi per stabilire un punteggio utilizzabile dai comuni per applicare agli edifici ecosostenibili gli sconti sugli oneri d’urbanizzazione. A livello nazionale è ITACA ad istituire un gruppo di lavoro sulla bioedilizia .
Costruire ecologico tra le nuove leggi del diritto amministrativo, la progettazione e la realizzazione.
COSTA, EMILIA AMABILE
2006-01-01
Abstract
Per sviluppare e incoraggiare l’edilizia ecosostenibile molti Stati Europei hanno elaborato dei Piani e Programmi nazionali. In Italia, dove quest’iniziativa non è stata intrapresa, diversi Enti pubblici hanno definito, a livello regionale o comunale, nuovi Piani Regolatori, Regolamenti Edilizi, norme tecniche attuative per realizzare quartieri ecologici, requisiti spesso volontari per orientare, concedendo facilitazioni e finanziamenti, imprese e privati a realizzare interventi edilizi ecologici. Come retroterra di riferimento per queste iniziative si trovano l’Agenda 21, documento prodotto nel 1992 a Rio de Janeiro dalla Conferenza delle Nazioni Unite per l’Ambiente e la Sviluppo (UNCED), la Carta d’Aalborg, strumento elaborato nel 1994 in Danimarca dalla Conferenza sulle Città Sostenibili, le Direttive europee, come la 109 dell’ 86, e l’attuazione del trattato di Kyoto per la riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera. Tra le prime esperienze avviate troviamo l'iniziativa del Comune di Cavalese, in provincia di Trento, che nel 1994 inserisce nel Piano Regolatore norme di qualità ambientale per lo sviluppo urbano e edilizio. Il Comune di Trento ha predisposto delle guide per il risparmio energetico e per il calcolo dell’impatto ambientale dei materiali. La Regione Umbria, nel 2000 ha approvato la legge n. 38 per incentivare la miglior coibentazione e inerzia termica delle superfici opache e le serre solari. La Regione Piemonte nel 2000, ha inserito nel prezziario per le opere e lavori pubblici, diffuso via internet, voci per gli interventi d’ingegneria naturalistica. La Regione Emilia Romagna nel 2001, con la delibera regionale n. 21, individua dei “requisiti volontari per le opere edilizie” dotati di criteri orientativi per stabilire un punteggio utilizzabile dai comuni per applicare agli edifici ecosostenibili gli sconti sugli oneri d’urbanizzazione. A livello nazionale è ITACA ad istituire un gruppo di lavoro sulla bioedilizia .File | Dimensione | Formato | |
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