Il testo fa parte di una raccolta di saggi su Milano, esito di un’ampia ricerca svolta dal Laboratorio Politiche Sociali del Politecnico di Milano per conto della Camera di Commercio di Milano. Il testo esplora la condizione urbana di Milano dal punto di vista delle popolazioni che vi risiedono e che la attraversano, tratteggiando un quadro in cui emergono delle immagini parzialmente divergenti: da una parte la geografia degli utilizzatori e più in generale il ruolo della città come gateway di flussi di natura globale; dall’altra la geografia dei residenti e gli aspetti di crisi legati a una città metropolitana che invecchia e cambia, rischiando di diventare sempre più “separata”. Il testo si interroga su queste due prospettive di sviluppo e sul difficile equilibrio tra esse, facendo emergere la necessità di conciliare forze centrifughe e luoghi, riconoscendo pari importanza sia agli aspetti della stanzialità che a quelli della dinamicità e competitività, senza intenderli come dimensioni separate funzionalmente e sempre più indipendenti. Il testo apre infine delle possibilità sul disegno di politiche urbane in grado di avvicinare e combinare la città dei flussi e la città dei luoghi attraverso una attenzione bifronte: ai nuovi soggetti della città e a chi è chiamato ad accoglierli.
I nuovi confini della città: equilibri tra reti di prossimità e flussi
COGNETTI DE MARTIIS, FRANCESCA
2007-01-01
Abstract
Il testo fa parte di una raccolta di saggi su Milano, esito di un’ampia ricerca svolta dal Laboratorio Politiche Sociali del Politecnico di Milano per conto della Camera di Commercio di Milano. Il testo esplora la condizione urbana di Milano dal punto di vista delle popolazioni che vi risiedono e che la attraversano, tratteggiando un quadro in cui emergono delle immagini parzialmente divergenti: da una parte la geografia degli utilizzatori e più in generale il ruolo della città come gateway di flussi di natura globale; dall’altra la geografia dei residenti e gli aspetti di crisi legati a una città metropolitana che invecchia e cambia, rischiando di diventare sempre più “separata”. Il testo si interroga su queste due prospettive di sviluppo e sul difficile equilibrio tra esse, facendo emergere la necessità di conciliare forze centrifughe e luoghi, riconoscendo pari importanza sia agli aspetti della stanzialità che a quelli della dinamicità e competitività, senza intenderli come dimensioni separate funzionalmente e sempre più indipendenti. Il testo apre infine delle possibilità sul disegno di politiche urbane in grado di avvicinare e combinare la città dei flussi e la città dei luoghi attraverso una attenzione bifronte: ai nuovi soggetti della città e a chi è chiamato ad accoglierli.File | Dimensione | Formato | |
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