Saggio in libro di AA.VV. sul progetto delle Torres Satélite di Luis Barragan. Il saggio descrive il progetto e la realizzazione delle cinque di Barragán e Goeritz per l’ingresso alla Ciudad Satélite, progettata da Mario Pani, lungo l’autostrada México –Queretaro, trattando le variazioni del progetto nel tempo e quelle occorse dopo la realizzazione, in ordine alle mutazioni del contesto e alle mutazioni cromatiche di volta in volta sperimentate. Il saggio focalizza il tema della composizione degli spazi comuni e degli ingressi agli insediamenti residenziali suburbani nell’architettura di Luis Barragán: in particolare le sperimentazioni sul nesso tra spazio aperto, diaframmi murari ed elementi plastici. Nel progetto e nella costruzione di questi spazi si sviluppa negli anni la collaborazione con lo scultore Mathias Goeritz. In relazione alla tematizzazione del volume e della collana in cui il saggio è ospitato, una particolare attenzione è dedicata all’uso e alle tecniche del cemento utilizzate da Barragán sin dalla sua prima opera giovanile su questo tema (il parque de la Revolucion a Guadalajara). Nella collaborazione con Goeritz, iniziata alla fine degli anni ’40 con l’ingresso del Pedregal, Barragán lavora sulla disposizione di sculture in cemento progettate da Goeritz in rapporto alla misura dello spazio aperto (il Pajaro Amarillo a “jardines del Bosque” a Guadalajara, scultura in c.a. alta 15 m) e alla disposizione, in taluni casi, di diaframmi murari in c.a. (l’”Animal” al Pedregal – si staglia contro il diaframma murario e le cancellate che segnano l’ingresso del Pedregal). Nel progetto delle torri Barragán e Goeritz arrivano a una sintesi felice del nesso tra scultura e architettura. Il saggio tratta anche delle tecniche di cantiere utilizzate, ovvero della realizzazione dell’opera con casseri lignei mobili.

Torres Satélite

VALENTE, ILARIA PAMELA SIMONETTA
2008-01-01

Abstract

Saggio in libro di AA.VV. sul progetto delle Torres Satélite di Luis Barragan. Il saggio descrive il progetto e la realizzazione delle cinque di Barragán e Goeritz per l’ingresso alla Ciudad Satélite, progettata da Mario Pani, lungo l’autostrada México –Queretaro, trattando le variazioni del progetto nel tempo e quelle occorse dopo la realizzazione, in ordine alle mutazioni del contesto e alle mutazioni cromatiche di volta in volta sperimentate. Il saggio focalizza il tema della composizione degli spazi comuni e degli ingressi agli insediamenti residenziali suburbani nell’architettura di Luis Barragán: in particolare le sperimentazioni sul nesso tra spazio aperto, diaframmi murari ed elementi plastici. Nel progetto e nella costruzione di questi spazi si sviluppa negli anni la collaborazione con lo scultore Mathias Goeritz. In relazione alla tematizzazione del volume e della collana in cui il saggio è ospitato, una particolare attenzione è dedicata all’uso e alle tecniche del cemento utilizzate da Barragán sin dalla sua prima opera giovanile su questo tema (il parque de la Revolucion a Guadalajara). Nella collaborazione con Goeritz, iniziata alla fine degli anni ’40 con l’ingresso del Pedregal, Barragán lavora sulla disposizione di sculture in cemento progettate da Goeritz in rapporto alla misura dello spazio aperto (il Pajaro Amarillo a “jardines del Bosque” a Guadalajara, scultura in c.a. alta 15 m) e alla disposizione, in taluni casi, di diaframmi murari in c.a. (l’”Animal” al Pedregal – si staglia contro il diaframma murario e le cancellate che segnano l’ingresso del Pedregal). Nel progetto delle torri Barragán e Goeritz arrivano a una sintesi felice del nesso tra scultura e architettura. Il saggio tratta anche delle tecniche di cantiere utilizzate, ovvero della realizzazione dell’opera con casseri lignei mobili.
2008
Le forme del cemento. Plasticità
9788849215700
Architettura; cemento; spazi pubblici; città
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