È ormai tempo di finirla con lo spreco dissennato della risorsa suolo, avviando invece nuove forme di governo del territorio improntate alla centralità dell’agricoltura e alla conservazione dei suoi beni fisici, in particolare i suoli, le cui porzioni agronomiche migliori sovente sono state sacrificate da un processo urbanizzativo indifferente al loro contributo per proteggere la falda, assorbire le acque eccedentarie, chiudere importanti cicli ecologici, mantenere le biodiversità, tamponare il degrado dell’ecosfera, conservare le infrastrutture di bonifica e riordino fondiario, le opere e i paesaggi che le geografie europee mantengono così orgogliosamente e che, per contro, in questo paese sono assurte a serbatoio di periferizzazione dequalificata; sembra dunque giunto il momento dell’alleanza strategica fra le politiche comunitarie e regionali, gli imprenditori agricoli e l’intera società civile, per una comune partecipazione all’incremento del benessere territoriale e alla sostenibilità dello sviluppo valorizzando il moderno ruolo multifunzionale della dimensione rurale, così da contaminare le (ancora pervicacemente separate) politiche agricole, ambientali, urbanistiche in una sorta di “sportello unico” dei fattori fisici in cui si riconosca all’agricoltore un insostituibile ruolo di conservatore dell’ambiente, gestore qualificato della risorsa suolo, fedele alleato dei consumatori e delle istituzioni. Sono temi ampiamente trattati nel volume, la cui I Parte affronta il nodo della conoscenza dei caratteri dei suoli nella pianificazione urbanistica, identifica un modello per la misura di sostenibilità delle espansioni insediative, presenta uno schema di Valutazione ambientale strategica per il contenimento dello spreco di suolo; la II Parte raccoglie invece il resoconto delle tesi del II ciclo 2002/2003 del Master universitario in Ingegneria del suolo e delle acque, avviato dal Politecnico di Milano presso la sede di Cremona; è questo il secondo volume (con Acque suolo territorio. Esercizi di pianificazione sostenibile, pubblicato da Angeli nel 2003) che segna una connessione forte tra didattica e ricerca, riversata nel Master per affrontare l’antagonismo tra il processo urbanizzativo e le risorse idriche, pedopaesistiche, agroproduttive avvalendosi della rilevanza informativa dei dati ambientali, del loro trattamento in ambiente Gis, del conseguente ricorso alla geostatistica: tutti «esercizi di valutazione ambientale strategica delle risorse fisiche», appunto, per individuare in differenti tipologie territoriali la corrispondente «misura dello spreco», e tentare di porvi rimedio con il piano.
La misura dello spreco. Esercizi di valutazione ambientale strategica delle risorse fisiche
PAOLILLO, PIER LUIGI
2004-01-01
Abstract
È ormai tempo di finirla con lo spreco dissennato della risorsa suolo, avviando invece nuove forme di governo del territorio improntate alla centralità dell’agricoltura e alla conservazione dei suoi beni fisici, in particolare i suoli, le cui porzioni agronomiche migliori sovente sono state sacrificate da un processo urbanizzativo indifferente al loro contributo per proteggere la falda, assorbire le acque eccedentarie, chiudere importanti cicli ecologici, mantenere le biodiversità, tamponare il degrado dell’ecosfera, conservare le infrastrutture di bonifica e riordino fondiario, le opere e i paesaggi che le geografie europee mantengono così orgogliosamente e che, per contro, in questo paese sono assurte a serbatoio di periferizzazione dequalificata; sembra dunque giunto il momento dell’alleanza strategica fra le politiche comunitarie e regionali, gli imprenditori agricoli e l’intera società civile, per una comune partecipazione all’incremento del benessere territoriale e alla sostenibilità dello sviluppo valorizzando il moderno ruolo multifunzionale della dimensione rurale, così da contaminare le (ancora pervicacemente separate) politiche agricole, ambientali, urbanistiche in una sorta di “sportello unico” dei fattori fisici in cui si riconosca all’agricoltore un insostituibile ruolo di conservatore dell’ambiente, gestore qualificato della risorsa suolo, fedele alleato dei consumatori e delle istituzioni. Sono temi ampiamente trattati nel volume, la cui I Parte affronta il nodo della conoscenza dei caratteri dei suoli nella pianificazione urbanistica, identifica un modello per la misura di sostenibilità delle espansioni insediative, presenta uno schema di Valutazione ambientale strategica per il contenimento dello spreco di suolo; la II Parte raccoglie invece il resoconto delle tesi del II ciclo 2002/2003 del Master universitario in Ingegneria del suolo e delle acque, avviato dal Politecnico di Milano presso la sede di Cremona; è questo il secondo volume (con Acque suolo territorio. Esercizi di pianificazione sostenibile, pubblicato da Angeli nel 2003) che segna una connessione forte tra didattica e ricerca, riversata nel Master per affrontare l’antagonismo tra il processo urbanizzativo e le risorse idriche, pedopaesistiche, agroproduttive avvalendosi della rilevanza informativa dei dati ambientali, del loro trattamento in ambiente Gis, del conseguente ricorso alla geostatistica: tutti «esercizi di valutazione ambientale strategica delle risorse fisiche», appunto, per individuare in differenti tipologie territoriali la corrispondente «misura dello spreco», e tentare di porvi rimedio con il piano.File | Dimensione | Formato | |
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