Come orientarsi all'interno del libro? Vi proponiamo di seguire un indice grafico, che segna il percorso temporale degli incontri progettuali avvenuti tra Settembre '03 e Gennaio '04. I partecipanti sono intesi come voci che si alternano e confrontano attorno al tavolo di progetto. Sono le voci di architetti con una preziosa esperienza e memoria come Giancarlo De Carlo e i suoi associati, di professionisti di urbanistica partecipata come Avventura Urbana e ABCittà, di paesaggisti attenti alle comunità locali come Mark Francis e sensibili “giardinieri” come Paolo Pejrone, di esperti del suolo e della mobilità urbana come Milano Progetti ed Elio Tarulli, di associazioni culturali con attivisti locali come Cantieri Isola, di giovani architetti e grafici come 99IC e Alterstudio Partners, di strutturalisti innovatori come Massimo Majovieski, di critici d'arte come Hans Ulrich Obrist. Delle parole chiave, delle tematiche e delle suggestioni scaturite dal continuo confronto sono diventate un filo rosso di riferimento per orientare le scelte progettuali: la figura di Giano Pentafronte che guarda ai 5 confini e popolazioni del parco; progettare per paesaggi come la sequenza storica di giardini tra Porta Venezia e Via Marini a Milano; la strategia della metamorfosi del giardino che per fasi e sperimentazioni lascia il tempo di sedimentare delle pratiche in alternativa all'atto unico di nuova fondazione; le tattiche di attivazione del parco con l'informazione delle trasformazioni in corso, gli eventi, gli inneschi di attività temporanee, la costruzione di una comunità di progetto con la cura degli spazi. Sono stati scelti diversi luoghi dove fare progetto: gli spazi alla Stecca degli Artigiani con rumori colori, personaggi e intrusioni durante i lavori, ai margini dell'area di Concorso; la sede di ABCittà, un grande tavolo conviviale, con proiettori, computer, modellini e ristoro per i week-end di lavoro; il blog in internet, un luogo virtuale dove accedere con la password del gruppo e depositare e scambiare disegni, fotografie, commenti e nuovi appuntamenti. Tra i disegni, gli schizzi e le foto abbiamo indicato delle icone. Sono idee di spazi esistenti come la Lunetta, la Stecca, gli orti o immaginati come la serra, le piastre, il bosco. In questo progetto-processo abbiamo voluto sottolineare altri due punti: un confronto tra sopralluoghi, uno istituzionale ai margini del vuoto urbano e uno informale dove attraversando e scavalcando i confini dell'area abbiamo scoperto popolazioni e modi d'uso invisibili. Un altro punto dove fermare la vostra attenzione è la variazione, per ben tre volte, dell'area di concorso durante il periodo di progettazione. L'indice grafico si accenderà e spegnerà ad ogni incontro con voci, parole, oggetti che pian piano faranno crescere il progetto. Lasciamo adesso al lettore ogni commento e suggestione..

La costruzione di un progetto - Concorso internazionale Giardini di Porta Nuova a Milano con Giancarlo De Carlo

POLI, MATTEO UMBERTO;
2004-01-01

Abstract

Come orientarsi all'interno del libro? Vi proponiamo di seguire un indice grafico, che segna il percorso temporale degli incontri progettuali avvenuti tra Settembre '03 e Gennaio '04. I partecipanti sono intesi come voci che si alternano e confrontano attorno al tavolo di progetto. Sono le voci di architetti con una preziosa esperienza e memoria come Giancarlo De Carlo e i suoi associati, di professionisti di urbanistica partecipata come Avventura Urbana e ABCittà, di paesaggisti attenti alle comunità locali come Mark Francis e sensibili “giardinieri” come Paolo Pejrone, di esperti del suolo e della mobilità urbana come Milano Progetti ed Elio Tarulli, di associazioni culturali con attivisti locali come Cantieri Isola, di giovani architetti e grafici come 99IC e Alterstudio Partners, di strutturalisti innovatori come Massimo Majovieski, di critici d'arte come Hans Ulrich Obrist. Delle parole chiave, delle tematiche e delle suggestioni scaturite dal continuo confronto sono diventate un filo rosso di riferimento per orientare le scelte progettuali: la figura di Giano Pentafronte che guarda ai 5 confini e popolazioni del parco; progettare per paesaggi come la sequenza storica di giardini tra Porta Venezia e Via Marini a Milano; la strategia della metamorfosi del giardino che per fasi e sperimentazioni lascia il tempo di sedimentare delle pratiche in alternativa all'atto unico di nuova fondazione; le tattiche di attivazione del parco con l'informazione delle trasformazioni in corso, gli eventi, gli inneschi di attività temporanee, la costruzione di una comunità di progetto con la cura degli spazi. Sono stati scelti diversi luoghi dove fare progetto: gli spazi alla Stecca degli Artigiani con rumori colori, personaggi e intrusioni durante i lavori, ai margini dell'area di Concorso; la sede di ABCittà, un grande tavolo conviviale, con proiettori, computer, modellini e ristoro per i week-end di lavoro; il blog in internet, un luogo virtuale dove accedere con la password del gruppo e depositare e scambiare disegni, fotografie, commenti e nuovi appuntamenti. Tra i disegni, gli schizzi e le foto abbiamo indicato delle icone. Sono idee di spazi esistenti come la Lunetta, la Stecca, gli orti o immaginati come la serra, le piastre, il bosco. In questo progetto-processo abbiamo voluto sottolineare altri due punti: un confronto tra sopralluoghi, uno istituzionale ai margini del vuoto urbano e uno informale dove attraversando e scavalcando i confini dell'area abbiamo scoperto popolazioni e modi d'uso invisibili. Un altro punto dove fermare la vostra attenzione è la variazione, per ben tre volte, dell'area di concorso durante il periodo di progettazione. L'indice grafico si accenderà e spegnerà ad ogni incontro con voci, parole, oggetti che pian piano faranno crescere il progetto. Lasciamo adesso al lettore ogni commento e suggestione..
2004
Alinea
88-8125-832-3
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