INDICE 1. Prologo 2. Lezioni Marco Albini, Alberico B. Belgioioso, Aurelio Cortesi, Isotta Cortesi, Marco Dezzi Bardeschi, Enrico Mantero, Elena Mussinelli, Leonhard Schenk, Fabrizio Schiaffonati, Antonio Scoccimarro, Angelo Torricelli, Paolo Zermani 3. Contributi tematici 4. Temi e Progetti 5. Dialoghi 6. Apparati ABSTRACT La città termale, luogo di cura ma anche di eventi ludici e spettacolari, assume nel panorama urbanistico occidentale un ruolo del tutto particolare per quel carattere di “città di fondazione” che le è proprio, riconoscibile in un linguaggio architettonico che, una volta tramontato, ha accompagnato la sua crisi di identità oggi non ancora risolta. La storia delle città è sempre più storia di città, indagini cioè di diversi e singoli casi attraverso narrazioni perculiari che rintracciano i segni dell’origine, dello sviluppo, della trasformazione o decadenza, dei processi in atto, per poi proiettarne futuri esiti attraverso nuovi progetti economici, sociali e ambientali, in uno scenario in rapida e mutevole trasformazione. Una concezione della storia della città non più statica, accompagna oggi un progetto urbanistico e architettonico che voglia confrontarsi dialetticamente con le trasformazioni in atto e proporre ipotesi di intervento sostenibili e adeguate alle nuove domande di qualità ambientale, funzionale, tecnologica e anche estetica, in un quadro di compatibilità economiche e gestionali. Un simile atteggiamento esige il superamento di approcci meccanicistici e scalari, dal piano al progetto, dall’urbanistica all’architettura, dalla composizione alla tecnologia, dalla politica alla gestione, utilizzando diverse metodologie che consentano la prefigurazione di ipotesi multiscalari e multidisciplinari, con l’utilizzo di nuove conoscenze per simulazioni progettuali più articolate e attendibili. Gli insediamenti di Salsomaggiore Terme e Tabiano Bagni, assunti come contesto di indagine, di analisi e proposte progettuali, si prestano paradigmaticamente a evidenziare il rapporto che intercorre tra peculiarità di un sito, specificità di azioni trasformative e concettualizzazioni di carattere più generale, nonché applicazioni progettuali. Molteplici ed espliciti appaiono i riferimenti al complesso dibattito sulla crisi della città, intesa in questo caso come città di nuova fondazione dagli originari caratteri in rapida mutazione; un dibattito che si snoda attraverso la crisi della sua identità sociale, dei canoni fruitivi e temporali che connettevano un’idea di salute non disgiunta dal loisir e dalla funzione estetica. Salsomaggiore è apparsa quindi uno stimolante laboratorio per ricostruire nessi, interrogarsi su quanto è stato perduto, sui possibili riscatti, anche sul serrato confronto con la bellezza dei luoghi e delle architetture, nell’assenza di un’incisiva volontà propositiva di pianificatori, urbanisti e architetti contemporanei. Ne emerge un quadro di riferimenti per rilanciare ipotesi e approcci troppo a lungo genericamente invocati ma scarsamente praticati; il concetto di sanità e salubrità dell’ambiente urbano in particolare, la stretta connessione tra progetto urbano e architettonico, una diversa dimensione dell’accoglienza e della residenzialità per il tempo libero e lo svago, la cura del corpo e della mente anche attraverso la percezione delle bellezze dei luoghi, degli ambienti e del paesaggio, e la fruizione degli eventi dello spettacolo e della cultura.
Città Architettura Tecnologia. Il progetto e la costruzione della città sana
FAROLDI, EMILIO
2000-01-01
Abstract
INDICE 1. Prologo 2. Lezioni Marco Albini, Alberico B. Belgioioso, Aurelio Cortesi, Isotta Cortesi, Marco Dezzi Bardeschi, Enrico Mantero, Elena Mussinelli, Leonhard Schenk, Fabrizio Schiaffonati, Antonio Scoccimarro, Angelo Torricelli, Paolo Zermani 3. Contributi tematici 4. Temi e Progetti 5. Dialoghi 6. Apparati ABSTRACT La città termale, luogo di cura ma anche di eventi ludici e spettacolari, assume nel panorama urbanistico occidentale un ruolo del tutto particolare per quel carattere di “città di fondazione” che le è proprio, riconoscibile in un linguaggio architettonico che, una volta tramontato, ha accompagnato la sua crisi di identità oggi non ancora risolta. La storia delle città è sempre più storia di città, indagini cioè di diversi e singoli casi attraverso narrazioni perculiari che rintracciano i segni dell’origine, dello sviluppo, della trasformazione o decadenza, dei processi in atto, per poi proiettarne futuri esiti attraverso nuovi progetti economici, sociali e ambientali, in uno scenario in rapida e mutevole trasformazione. Una concezione della storia della città non più statica, accompagna oggi un progetto urbanistico e architettonico che voglia confrontarsi dialetticamente con le trasformazioni in atto e proporre ipotesi di intervento sostenibili e adeguate alle nuove domande di qualità ambientale, funzionale, tecnologica e anche estetica, in un quadro di compatibilità economiche e gestionali. Un simile atteggiamento esige il superamento di approcci meccanicistici e scalari, dal piano al progetto, dall’urbanistica all’architettura, dalla composizione alla tecnologia, dalla politica alla gestione, utilizzando diverse metodologie che consentano la prefigurazione di ipotesi multiscalari e multidisciplinari, con l’utilizzo di nuove conoscenze per simulazioni progettuali più articolate e attendibili. Gli insediamenti di Salsomaggiore Terme e Tabiano Bagni, assunti come contesto di indagine, di analisi e proposte progettuali, si prestano paradigmaticamente a evidenziare il rapporto che intercorre tra peculiarità di un sito, specificità di azioni trasformative e concettualizzazioni di carattere più generale, nonché applicazioni progettuali. Molteplici ed espliciti appaiono i riferimenti al complesso dibattito sulla crisi della città, intesa in questo caso come città di nuova fondazione dagli originari caratteri in rapida mutazione; un dibattito che si snoda attraverso la crisi della sua identità sociale, dei canoni fruitivi e temporali che connettevano un’idea di salute non disgiunta dal loisir e dalla funzione estetica. Salsomaggiore è apparsa quindi uno stimolante laboratorio per ricostruire nessi, interrogarsi su quanto è stato perduto, sui possibili riscatti, anche sul serrato confronto con la bellezza dei luoghi e delle architetture, nell’assenza di un’incisiva volontà propositiva di pianificatori, urbanisti e architetti contemporanei. Ne emerge un quadro di riferimenti per rilanciare ipotesi e approcci troppo a lungo genericamente invocati ma scarsamente praticati; il concetto di sanità e salubrità dell’ambiente urbano in particolare, la stretta connessione tra progetto urbano e architettonico, una diversa dimensione dell’accoglienza e della residenzialità per il tempo libero e lo svago, la cura del corpo e della mente anche attraverso la percezione delle bellezze dei luoghi, degli ambienti e del paesaggio, e la fruizione degli eventi dello spettacolo e della cultura.File | Dimensione | Formato | |
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