Si può fare ancora architettura ''forte'' nei modi di Alberti, Le Corbusier, Rossi, quando il giudice supremo del nostro presente umano è il ''pensiero debole''? Se è vero che l’Architettura - come sottolinea Bianchi - è la maniera principale in cui vengono prospettati i rapporti fra individuo e spazio (non solo urbano), la risposta non può che essere affermativa. I tre scritti: Sulla ricostruzione del Convento francescano sul fianco del Tempio Malatestiano a Rimini; Sull’intendere l’architettura a proposito di due 'cubi' e Sul monumentale e la geometria nel ''Gallaratese'' a Milano, sono corredati, in appendice, del saggio Sul disegno di architettura e le sue matrici filosofiche, composto in occasione del XX Congresso dei Disegnatori Italiani a Lerici.
La città riconoscibile
BIANCHI, ALESSANDRO
1999-01-01
Abstract
Si può fare ancora architettura ''forte'' nei modi di Alberti, Le Corbusier, Rossi, quando il giudice supremo del nostro presente umano è il ''pensiero debole''? Se è vero che l’Architettura - come sottolinea Bianchi - è la maniera principale in cui vengono prospettati i rapporti fra individuo e spazio (non solo urbano), la risposta non può che essere affermativa. I tre scritti: Sulla ricostruzione del Convento francescano sul fianco del Tempio Malatestiano a Rimini; Sull’intendere l’architettura a proposito di due 'cubi' e Sul monumentale e la geometria nel ''Gallaratese'' a Milano, sono corredati, in appendice, del saggio Sul disegno di architettura e le sue matrici filosofiche, composto in occasione del XX Congresso dei Disegnatori Italiani a Lerici.File | Dimensione | Formato | |
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