Giunti saldati realizzati in FeS690 sono stati sollecitati mediante cicli di fatica ad ampiezza costante. La stessa geometria di giunto è stata realizzata con due processi differenti caratterizzati dalla presenza di difetti di saldatura di entità differente in termini di mancata penetrazione. I risultati sperimentali sono stati confrontati con le previsioni ottenute applicando il metodo agli sforzi locali di Lawrence e i concetti della meccanica della frattura. L’approccio locale ha consentito di prevedere la resistenza a 2·106 cicli dei giunti contenenti difetti piccoli. E’ stata tuttavia evidenziata, ottenendo previsioni non conservative per il tratto a termine, la criticità del metodo qualora si associ al giunto una curva di Woehler caratterizzata dall’inverso della pendenza k = 3 come suggerito dalle normative vigenti. La meccanica della frattura ha permesso invece di descrivere accuratamente il comportamento a termine dei giunti contenenti difetti piccoli e in tutto il campo di durate esplorate nel caso di giunti con incompleta penetrazione di grande entità.
Analisi del comportamento a fatica di giunti saldatati a parziale penetrazione in FeS690.
BERNASCONI, ANDREA;CARBONI, MICHELE
2007-01-01
Abstract
Giunti saldati realizzati in FeS690 sono stati sollecitati mediante cicli di fatica ad ampiezza costante. La stessa geometria di giunto è stata realizzata con due processi differenti caratterizzati dalla presenza di difetti di saldatura di entità differente in termini di mancata penetrazione. I risultati sperimentali sono stati confrontati con le previsioni ottenute applicando il metodo agli sforzi locali di Lawrence e i concetti della meccanica della frattura. L’approccio locale ha consentito di prevedere la resistenza a 2·106 cicli dei giunti contenenti difetti piccoli. E’ stata tuttavia evidenziata, ottenendo previsioni non conservative per il tratto a termine, la criticità del metodo qualora si associ al giunto una curva di Woehler caratterizzata dall’inverso della pendenza k = 3 come suggerito dalle normative vigenti. La meccanica della frattura ha permesso invece di descrivere accuratamente il comportamento a termine dei giunti contenenti difetti piccoli e in tutto il campo di durate esplorate nel caso di giunti con incompleta penetrazione di grande entità.File | Dimensione | Formato | |
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