Il testo si propone di registrare lo stato di fatto delle politiche abitative nel paese ed in Lombardia in particolare in un momento di transizione particolarmente delicato. Il passaggio delle competenze dallo Stato alle Regioni, l’interruzione del canale tradizionale di finanziamento dedicato all’edilizia popolare (i fondo Gescal), la ricerca di nuove modalità di intervento pubblico nel mercato della casa, una situazione complessiva di rallentamento dello sviluppo del paese che produce, sulle famiglie, una progressiva riduzione della capacità di spesa ed un incremento dell’indebitamento. Accanto ad una raccolta e ad una sistematizzazione dei dati relativi alla domanda abitativa e dell’offerta, emerge una particolare debolezza sul fronte della ‘gestione delle politiche’. Il mancato investimento sul comparto dell’affitto, inteso come possibile servizio alle comunità locali e quindi come parte della ‘infrastruttura territoriale’, ha prodotto nel tempo un vuoto sul versante dell’intermediazione, della gestione immobiliare (per anni condotta in un sistema di quasi-monopolio) e più in generale sull’articolazione dei ‘servizi abitativi’ (dare una casa in molti casi non basta). Ci troviamo davanti un sistema fortemente polarizzato: da un lato l’offerta pubblica, in affitto, a canoni molto bassi che si presenta satura (le domande superano di gran lunga le disponibilità) e molto rigida (la casa popolare viene vissuta dalle famiglie assegnatarie come una casa in proprietà che nessuno abbandona) e che, in prospettiva, andrà a concentrare le situazioni socio-economiche più complicate; dall’altro l’offerta di mercato, prevalentemente rivolta alla proprietà, sempre più fuori-misura ed economicamente inaccessibile. Il libro si chiede come poter superare questa rigidità e la risposta, una tra le diverse possibili, si sofferma sulla prospettiva di ‘costruire’ un comparto di offerta terza: in locazione ad un canone (mediamente) sostenibile. E’ attorno a questo obiettivo che gli operatori, pubblici e privati, sono chiamati a definire gli strumenti, ad identificare le risorse, a disegnare procedure e meccanismi di incentivo e di agevolazione che possano permettere di aprire uno spazio di intervento nuovo e diverso nel complicato settore di policy. Il libro propone, all’interno do una rassegna di casi, alcuni possibili traiettorie operative chiudendosi con alcuni interrogativi che intercettano in particolare i players che si muovono e operano nel contesto della città di Milano e del territorio metropolitano.

Ritorno a Casa. Le politiche abitative nel territorio lombardo tra analisi e prospettive di ridisegno

RABAIOTTI, GABRIELE
2007-01-01

Abstract

Il testo si propone di registrare lo stato di fatto delle politiche abitative nel paese ed in Lombardia in particolare in un momento di transizione particolarmente delicato. Il passaggio delle competenze dallo Stato alle Regioni, l’interruzione del canale tradizionale di finanziamento dedicato all’edilizia popolare (i fondo Gescal), la ricerca di nuove modalità di intervento pubblico nel mercato della casa, una situazione complessiva di rallentamento dello sviluppo del paese che produce, sulle famiglie, una progressiva riduzione della capacità di spesa ed un incremento dell’indebitamento. Accanto ad una raccolta e ad una sistematizzazione dei dati relativi alla domanda abitativa e dell’offerta, emerge una particolare debolezza sul fronte della ‘gestione delle politiche’. Il mancato investimento sul comparto dell’affitto, inteso come possibile servizio alle comunità locali e quindi come parte della ‘infrastruttura territoriale’, ha prodotto nel tempo un vuoto sul versante dell’intermediazione, della gestione immobiliare (per anni condotta in un sistema di quasi-monopolio) e più in generale sull’articolazione dei ‘servizi abitativi’ (dare una casa in molti casi non basta). Ci troviamo davanti un sistema fortemente polarizzato: da un lato l’offerta pubblica, in affitto, a canoni molto bassi che si presenta satura (le domande superano di gran lunga le disponibilità) e molto rigida (la casa popolare viene vissuta dalle famiglie assegnatarie come una casa in proprietà che nessuno abbandona) e che, in prospettiva, andrà a concentrare le situazioni socio-economiche più complicate; dall’altro l’offerta di mercato, prevalentemente rivolta alla proprietà, sempre più fuori-misura ed economicamente inaccessibile. Il libro si chiede come poter superare questa rigidità e la risposta, una tra le diverse possibili, si sofferma sulla prospettiva di ‘costruire’ un comparto di offerta terza: in locazione ad un canone (mediamente) sostenibile. E’ attorno a questo obiettivo che gli operatori, pubblici e privati, sono chiamati a definire gli strumenti, ad identificare le risorse, a disegnare procedure e meccanismi di incentivo e di agevolazione che possano permettere di aprire uno spazio di intervento nuovo e diverso nel complicato settore di policy. Il libro propone, all’interno do una rassegna di casi, alcuni possibili traiettorie operative chiudendosi con alcuni interrogativi che intercettano in particolare i players che si muovono e operano nel contesto della città di Milano e del territorio metropolitano.
2007
Città Aperta Edizioni
9788881373185
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