La citè industrielle di Tony Garnier propose all'inizio del secolo un modello urbano valido come insediativo per le attività produttive industriali in contrapposizione alla concezione di Henry Ford di una città organizzata sulla base del suo modello produttivo. La crisi del modello fordista obbliga a ripensare i canoni dell'urbanistica razionalista che ne fu ampiamente improntata, proponendo per il riutilizzo delle grandi aree dismesse dell'area nord-milanese una rinnovata preminenza dell'assetto urbano nella collocazione di nuove attività e servizi.
Il ritorno al futuro della cité industrielle: dopo Ford torniamo a Garnier
BRENNA, SERGIO LUIGI
2000-01-01
Abstract
La citè industrielle di Tony Garnier propose all'inizio del secolo un modello urbano valido come insediativo per le attività produttive industriali in contrapposizione alla concezione di Henry Ford di una città organizzata sulla base del suo modello produttivo. La crisi del modello fordista obbliga a ripensare i canoni dell'urbanistica razionalista che ne fu ampiamente improntata, proponendo per il riutilizzo delle grandi aree dismesse dell'area nord-milanese una rinnovata preminenza dell'assetto urbano nella collocazione di nuove attività e servizi.File in questo prodotto:
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