Il saggio è contenuto nel più ampio servizio ‘Governare la transizione. Il nuovo Piano di Ivrea’ curato da P. Galuzzi, che dà conto degli aspetti di innovazione contenuti nel progetto per la città piemontese, elaborato tra il 2000 e il 2004. In particolare il saggio si confronta con il tema della città storica, impostato superando i limiti spazio-temporali dei modelli di pianificazione per i centri storici maturati a partire dalla Carta di Gubbio e dal piano per il centro storico di Bologna degli anni Sessanta. In particolare, il nuovo approccio ai valori storici proposto con il piano di Ivrea rende ancora più significativa la scelta strategica di fondo della riqualificazione urbana. La definizione di ‘città storica’, invece della più tradizionale di ‘centro storico’, si riferisce, infatti, non solo ai tessuti storici all’interno delle mura antiche, ma si applica a un caso unico al mondo, che riguarda la città moderna olivettiana: costituita da tre quartieri moderni unitari, la spina di servizi e di opifici che si snoda lungo l’asse di Via Jervis, e numerose architetture diffuse, di grande valore e significato. E’ questa la ‘città storica moderna di Ivrea’, per la quale il nuovo piano prevede una specifica disciplina di tutela e valorizzazione, nonché azioni e programmi per la riqualificazione urbanistica e ambientale di tale contesto a partire dalla Carta per la qualità: un manifesto operativo e programmatico per legare indissolubilmente ambiente e territorio urbano.
Le due città storiche di Ivrea
GALUZZI, PAOLO
2005-01-01
Abstract
Il saggio è contenuto nel più ampio servizio ‘Governare la transizione. Il nuovo Piano di Ivrea’ curato da P. Galuzzi, che dà conto degli aspetti di innovazione contenuti nel progetto per la città piemontese, elaborato tra il 2000 e il 2004. In particolare il saggio si confronta con il tema della città storica, impostato superando i limiti spazio-temporali dei modelli di pianificazione per i centri storici maturati a partire dalla Carta di Gubbio e dal piano per il centro storico di Bologna degli anni Sessanta. In particolare, il nuovo approccio ai valori storici proposto con il piano di Ivrea rende ancora più significativa la scelta strategica di fondo della riqualificazione urbana. La definizione di ‘città storica’, invece della più tradizionale di ‘centro storico’, si riferisce, infatti, non solo ai tessuti storici all’interno delle mura antiche, ma si applica a un caso unico al mondo, che riguarda la città moderna olivettiana: costituita da tre quartieri moderni unitari, la spina di servizi e di opifici che si snoda lungo l’asse di Via Jervis, e numerose architetture diffuse, di grande valore e significato. E’ questa la ‘città storica moderna di Ivrea’, per la quale il nuovo piano prevede una specifica disciplina di tutela e valorizzazione, nonché azioni e programmi per la riqualificazione urbanistica e ambientale di tale contesto a partire dalla Carta per la qualità: un manifesto operativo e programmatico per legare indissolubilmente ambiente e territorio urbano.File | Dimensione | Formato | |
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