Nell’ambito degli studi linguistici sulla deissi1 (che abbiano qualche pretesa fondativa) è dato riscontrare un certo dissenso su quali elementi linguistici debbano considerarsi deittici o meno; tale dissenso è dovuto in ultima analisi alla mancanza di una definizione condivisa di deissi.Generalmente gli autori partono dall’insieme delle «parole deittiche», risalente nel suo nucleo fondamentale alla tradizione grammaticale classica, che definiva «deittici» tutti quei termini che hanno la caratteristica di «indicare» il loro referente, in una situazione comunicativa concreta. «Deittico» infatti deriva dal verbo deíknumi, che significa «mostrare, indicare», e viene usato fin dal terzo secolo a.C., in alcuni frammenti attribuiti agli Stoici, con riferimento alla forza ostensiva dei pronomi...
Per una definizione di deissi
DI BLAS, NICOLETTA
2006-01-01
Abstract
Nell’ambito degli studi linguistici sulla deissi1 (che abbiano qualche pretesa fondativa) è dato riscontrare un certo dissenso su quali elementi linguistici debbano considerarsi deittici o meno; tale dissenso è dovuto in ultima analisi alla mancanza di una definizione condivisa di deissi.Generalmente gli autori partono dall’insieme delle «parole deittiche», risalente nel suo nucleo fondamentale alla tradizione grammaticale classica, che definiva «deittici» tutti quei termini che hanno la caratteristica di «indicare» il loro referente, in una situazione comunicativa concreta. «Deittico» infatti deriva dal verbo deíknumi, che significa «mostrare, indicare», e viene usato fin dal terzo secolo a.C., in alcuni frammenti attribuiti agli Stoici, con riferimento alla forza ostensiva dei pronomi...File | Dimensione | Formato | |
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