In questo contributo, abbiamo proposto l’indice di Gini per descrivere l’armatura insediativa di un Comune. Contrariamente a quel che ci si auspica nella distribuzione della ricchezza in una popolazione, e cioè che tale attributo sia il più possibile uniforme, nel caso di un comune si vorrebbe che la totalità degli insediamenti abitativi, piuttosto che la totalità della popolazione, fossero concentrati nel nucleo che partendo da quello storico, gli si estende attorno senza soluzione di continuità. Un buon uso del territorio richiede di evitare il più possibile il frazionamento degli insediamenti di un comune, in tanti nuclei separati fra loro. Conseguentemente, tutti i comuni della provincia di Cremona sono stati radiografati” calcolando per ciascuno la curva di Lorenz e successivamente l’indice di Gini. In particolare, il calcolo suddetto è stato effettuato alle tre soglie temporali (storica, attuale, di previsione) nei comuni di Cremona e Capralba, rappresentativi degli estremi provinciali per numero di abitanti e numero e dimensione dei poligoni urbanizzati; le curve dei due comuni rappresentano dunque esempi estremi di distribuzione urbanizzativa. La procedura ha quindi trovato applicazione per tutti i poligoni espressivi dell’armatura insediativa di ogni comune cremonese alle tre soglie (storica, attuale, di previsione), operando in ambiente Matlab 7.0. La classificazione morfologica degli assetti insediativi d’area vasta indubbiamente esprime elevati gradi di incertezza, per lo spazio cremonese come in altri, stante la limitata letteratura applicativa: non è a priori nota la rilevanza delle variabili assunte, tra cui l’indice di Gini, né la presenza di relazioni sistematiche, di effetti sinergici o antagonisti, di rumore sperimentale o informazione spuria o, ancora, di linearità tra descrittori e risposta; ci si è dunque avvalsi della statistica multivariata e, in particolare, dell’analisi in componenti principali per valutare la rilevanza dell’indice di Gini.

Nuovi indicatori della dispersione insediativa nella valutazione ambientale strategica: un’applicazione dell’indice di Gini alla pianura cremonese

BATTISTINI, EGIDIO;PAOLILLO, PIER LUIGI;
2005-01-01

Abstract

In questo contributo, abbiamo proposto l’indice di Gini per descrivere l’armatura insediativa di un Comune. Contrariamente a quel che ci si auspica nella distribuzione della ricchezza in una popolazione, e cioè che tale attributo sia il più possibile uniforme, nel caso di un comune si vorrebbe che la totalità degli insediamenti abitativi, piuttosto che la totalità della popolazione, fossero concentrati nel nucleo che partendo da quello storico, gli si estende attorno senza soluzione di continuità. Un buon uso del territorio richiede di evitare il più possibile il frazionamento degli insediamenti di un comune, in tanti nuclei separati fra loro. Conseguentemente, tutti i comuni della provincia di Cremona sono stati radiografati” calcolando per ciascuno la curva di Lorenz e successivamente l’indice di Gini. In particolare, il calcolo suddetto è stato effettuato alle tre soglie temporali (storica, attuale, di previsione) nei comuni di Cremona e Capralba, rappresentativi degli estremi provinciali per numero di abitanti e numero e dimensione dei poligoni urbanizzati; le curve dei due comuni rappresentano dunque esempi estremi di distribuzione urbanizzativa. La procedura ha quindi trovato applicazione per tutti i poligoni espressivi dell’armatura insediativa di ogni comune cremonese alle tre soglie (storica, attuale, di previsione), operando in ambiente Matlab 7.0. La classificazione morfologica degli assetti insediativi d’area vasta indubbiamente esprime elevati gradi di incertezza, per lo spazio cremonese come in altri, stante la limitata letteratura applicativa: non è a priori nota la rilevanza delle variabili assunte, tra cui l’indice di Gini, né la presenza di relazioni sistematiche, di effetti sinergici o antagonisti, di rumore sperimentale o informazione spuria o, ancora, di linearità tra descrittori e risposta; ci si è dunque avvalsi della statistica multivariata e, in particolare, dell’analisi in componenti principali per valutare la rilevanza dell’indice di Gini.
2005
Rendiconti cremonesi. Il contributo del Politecnico di Milano alla conoscenza delle dinamiche evolutive nel territorio di Cremona
8870908216
Gini
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