Gli ultimi prodotti della tecnologia di navigazione satellitare hanno provocato una vera rivoluzione nella pianificazione e gestione 'in diretta' di percorsi turistico culturali. Una rivoluzione ad altissimo valore aggiunto ludico-informazionale. Ogni angolo di strada, roggia, tabernacolo, ciglione,pieve, crocicchio, fossato, balza, vallata, picco, parco, sentiero, tratturo, giacimento, cava, ecc., è oggi implementabile di informazione statistica, storico-artistica, socio-economica, tassonomica sia mediante la consultazione diretta del data base dedicato, sia mediante l’utilizzo di link a siti, forum e blog specialistici. Il collegamento satellitare ed il conseguente puntamento 'dal cielo' dell’oggetto desiderato ne consente una ‘conquista polimorfa’: all'avvicinamento 'fisico', a piedi o con mezzi, si combina quello 'virtuale' mediante una progressiva zoommata satellitare ed un sapiente accumularsi di net-nozioni. Modalità iperrealistica e vagamente retro-postmodern di mediatizzazione del territorio nella sua forma di ‘sistema di prodotti consumer’, un «sapere sempre (di più) dove si è…», una specie di sestante mercantile impropriamente dedicato a tracciare e omologare segmenti di prodotto/patrimonio ambiental-culturale, piuttosto che a creare ricchezza direzionando lo scambio tra ‘diversità’ sapienti e industriose. Mediatizzazione del ‘territorio’ che va affrontata partendo dai ‘fondamentali’ socio-culturali ed economico-industriali per capirne il ruolo strategico nell’affermarsi di un processo mondiale di globalizzazione dei mercati. Dei tanti approcci, quello testimoniato dalla piccola ma significativa tessera descritta in questo saggio, ci sembra essere uno dei più interessanti e dei più frequentati da studiosi e scienziati di diverse e multidisciplinari competenze: storici dello scambio culturale’, socio-politologi delle migrazioni, economisti , semiologi e antropologi ecc.: mi riferisco all’approccio comunicazionale che legge, nella profonda e larga storia del viaggio, le storie trasversali che ne hanno stratificato le esperienze, le strategie collettive e e le ‘metamorfosi economiche’, ricavandone ipotesi e teorie che consentono di descrivere i processi complessi di valorizzazione che hanno interessato le regioni storiche ed i territori della progressiva e aggressiva antropizzazione del pianeta. L'approccio che valorizza lo svilupparsi in Italia negli ultimi quarant'anni della stampa turistica periodica apre un percorso di ricerca trasversale di estremo interesse per gli studi sullo sviluppo delle città e dei territori e della nascita delle scienze del paesaggio.

Media e Territorio. L'impresa la cultura l'arte del viaggio in Italia nella stampa turistica

PIZZATI, ALBERTO
2005-01-01

Abstract

Gli ultimi prodotti della tecnologia di navigazione satellitare hanno provocato una vera rivoluzione nella pianificazione e gestione 'in diretta' di percorsi turistico culturali. Una rivoluzione ad altissimo valore aggiunto ludico-informazionale. Ogni angolo di strada, roggia, tabernacolo, ciglione,pieve, crocicchio, fossato, balza, vallata, picco, parco, sentiero, tratturo, giacimento, cava, ecc., è oggi implementabile di informazione statistica, storico-artistica, socio-economica, tassonomica sia mediante la consultazione diretta del data base dedicato, sia mediante l’utilizzo di link a siti, forum e blog specialistici. Il collegamento satellitare ed il conseguente puntamento 'dal cielo' dell’oggetto desiderato ne consente una ‘conquista polimorfa’: all'avvicinamento 'fisico', a piedi o con mezzi, si combina quello 'virtuale' mediante una progressiva zoommata satellitare ed un sapiente accumularsi di net-nozioni. Modalità iperrealistica e vagamente retro-postmodern di mediatizzazione del territorio nella sua forma di ‘sistema di prodotti consumer’, un «sapere sempre (di più) dove si è…», una specie di sestante mercantile impropriamente dedicato a tracciare e omologare segmenti di prodotto/patrimonio ambiental-culturale, piuttosto che a creare ricchezza direzionando lo scambio tra ‘diversità’ sapienti e industriose. Mediatizzazione del ‘territorio’ che va affrontata partendo dai ‘fondamentali’ socio-culturali ed economico-industriali per capirne il ruolo strategico nell’affermarsi di un processo mondiale di globalizzazione dei mercati. Dei tanti approcci, quello testimoniato dalla piccola ma significativa tessera descritta in questo saggio, ci sembra essere uno dei più interessanti e dei più frequentati da studiosi e scienziati di diverse e multidisciplinari competenze: storici dello scambio culturale’, socio-politologi delle migrazioni, economisti , semiologi e antropologi ecc.: mi riferisco all’approccio comunicazionale che legge, nella profonda e larga storia del viaggio, le storie trasversali che ne hanno stratificato le esperienze, le strategie collettive e e le ‘metamorfosi economiche’, ricavandone ipotesi e teorie che consentono di descrivere i processi complessi di valorizzazione che hanno interessato le regioni storiche ed i territori della progressiva e aggressiva antropizzazione del pianeta. L'approccio che valorizza lo svilupparsi in Italia negli ultimi quarant'anni della stampa turistica periodica apre un percorso di ricerca trasversale di estremo interesse per gli studi sullo sviluppo delle città e dei territori e della nascita delle scienze del paesaggio.
2005
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