Il duca Vespasiano Gonzaga è celebre per aver fondato e costruito Sabbioneta, ma in realtà alla sua azione di "conditor urbis" si devono anche altre imprese urbanistiche, come gli ampiamenti di centri come Rivarolo Mantovano e Bozzolo. Quest'ultima, nella fattispecie, venne ampliata secondo una maglia ordinata di nuovi cardini e decumani a partire dalla metà del Cinquecento, divenendo, dopo la morte di Vespasiano e la perdita di Sabbioneta, la capitale dello stato retto dal ramo cadetto della famiglia Gonzaga sino al 1703. Eletta città capitale con diploma imperiale del 1594, Bozzolo venne dotata di tutti gli edifici necessari alla corte dei principi Giulio Cesare e Scipione Gonzaga: un castello, un grande palazzo, una chiesa palatina, una zecca, un palazzo pubblico, una torre civica, chiese e conventi, mura perimetrali munite di bastioni e porte fortificate. Il saggio ripercorre la storia gonzaghesca di Bozzolo per la parte architettonica, per molti aspetti ancora lacunosa, a causa della perdita degli archivi storici, distrutti nel 1831. La raccolta dei pochi documenti e soprattutto delle notizie tratte dalla cronache locali di Affò, Penci, Boriani e Lucchini, ha consentito di gettare nuova luce e riordinare informazioni, note e meno note, in merito all'impianto urbano, alle principali costruzioni gonzaghesche e ai misteriosi artefici che vi lavorarono. Bozzolo rappresenta, insieme agli altri insediamenti del cosiddetto Mantovano Nuovo nell'Oltre Oglio, uno straordinario esempio di costruzione urbana del Cinquecento, troppo a lungo dimenticata, ma certamente degna di essere conosciuta e comparata alla più nota storia sabbionetana.
"[...] è terra c'ha della villa assai, che della città" (G.A. Penci). Urbanistica e architetture gonzaghesche a Bozzolo fra XV e XVII secolo
Carlo Togliani
2025-01-01
Abstract
Il duca Vespasiano Gonzaga è celebre per aver fondato e costruito Sabbioneta, ma in realtà alla sua azione di "conditor urbis" si devono anche altre imprese urbanistiche, come gli ampiamenti di centri come Rivarolo Mantovano e Bozzolo. Quest'ultima, nella fattispecie, venne ampliata secondo una maglia ordinata di nuovi cardini e decumani a partire dalla metà del Cinquecento, divenendo, dopo la morte di Vespasiano e la perdita di Sabbioneta, la capitale dello stato retto dal ramo cadetto della famiglia Gonzaga sino al 1703. Eletta città capitale con diploma imperiale del 1594, Bozzolo venne dotata di tutti gli edifici necessari alla corte dei principi Giulio Cesare e Scipione Gonzaga: un castello, un grande palazzo, una chiesa palatina, una zecca, un palazzo pubblico, una torre civica, chiese e conventi, mura perimetrali munite di bastioni e porte fortificate. Il saggio ripercorre la storia gonzaghesca di Bozzolo per la parte architettonica, per molti aspetti ancora lacunosa, a causa della perdita degli archivi storici, distrutti nel 1831. La raccolta dei pochi documenti e soprattutto delle notizie tratte dalla cronache locali di Affò, Penci, Boriani e Lucchini, ha consentito di gettare nuova luce e riordinare informazioni, note e meno note, in merito all'impianto urbano, alle principali costruzioni gonzaghesche e ai misteriosi artefici che vi lavorarono. Bozzolo rappresenta, insieme agli altri insediamenti del cosiddetto Mantovano Nuovo nell'Oltre Oglio, uno straordinario esempio di costruzione urbana del Cinquecento, troppo a lungo dimenticata, ma certamente degna di essere conosciuta e comparata alla più nota storia sabbionetana.| File | Dimensione | Formato | |
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