Il viaggio rappresenta un’esperienza cruciale nella formazione di un architetto, la rielaborazione durante la fase del ritorno innesca un processo di sintesi tra conoscenza e invenzione. Il contributo, perciò, si propone di indagare questa fase e si concentra sull’analisi degli oggetti collezionati – souvenir – in grado di innescare il processo creativo finalizzato al progetto. Attraverso l’analisi di tre casi studio – John Soane, Le Corbusier, Gae Aulenti – e di altrettante tipologie di souvenir, vengono indagate le modalità per cui questi materiali possono essere considerati ausili diacronici al processo conoscitivo, interpretativo e successivamente progettuale

Souvenir. Forme della conoscenza errante

A. Korolija;E. Margione
2025-01-01

Abstract

Il viaggio rappresenta un’esperienza cruciale nella formazione di un architetto, la rielaborazione durante la fase del ritorno innesca un processo di sintesi tra conoscenza e invenzione. Il contributo, perciò, si propone di indagare questa fase e si concentra sull’analisi degli oggetti collezionati – souvenir – in grado di innescare il processo creativo finalizzato al progetto. Attraverso l’analisi di tre casi studio – John Soane, Le Corbusier, Gae Aulenti – e di altrettante tipologie di souvenir, vengono indagate le modalità per cui questi materiali possono essere considerati ausili diacronici al processo conoscitivo, interpretativo e successivamente progettuale
2025
Viaggio dell’Architetto, Object à réation poétique, Souvenir, Wunderkamer, Composizione
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11311/1300826
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