Innovazione e complessità dei sistemi di involucro: le Multi-Layer Façades

L’articolo esamina la composizione delle Multi-Layer Façades che comprende la costituzione di involucri multistrato definiti dalla schermatura esterna (che offre resistenza agli agenti atmosferici), dalla chiusura perimetrale interna e dall’interposizione dell’intercapedine (quale buffer zone per l’accumulo termico durante le stagioni a temperatura ridotta, la protezione solare e la ventilazione regolata). La tipologia funzionale delle Multi-Layer Façades si struttura quale apparato di mediazione e reazione, agendo con capacità adattive e di controllo rispetto alle sollecitazioni ambientali esterne e interne, secondo le esigenze di benessere e di riduzione dei consumi energetici. Questi sistemi sono intesi in forma programmabile, capaci di interpretare e di calibrare le prestazioni in modo eco-efficiente, selettivo e multifunzionale, rispetto al controllo della temperatura, dell’umidità e dei livelli di ventilazione, della percezione verso l’esterno e dei livelli di illuminazione. La definizione tecnica e tipologica di questi sistemi può essere ottimizzata rispetto alle destinazioni d’uso interne, facendo riferimento ai principali parametri ambientali e microclimatici esterni (ad esempio, l’intensità della radiazione solare e la sua distribuzione) e a quelli interni (come l’umidità relativa, la temperatura, la velocità e la qualità dell’aria). La composizione considera il funzionamento sotto forma di sistemi solari, passivi o attivi: in generale, attraverso la captazione dell’energia radiante, la riduzione della dispersione termica, la possibilità di accumulo del calore sotto forma di camera d’aria termo-isolante e, quindi, il riscaldamento della sezione d’aria tramite effetto serra, oltre all’incremento delle prestazioni illuminotecniche. La tipologia funzionale delle Multi-Layer Façades esegue diverse funzioni integrate (per la definizione di complessi meccanismi di interazione dinamica con le condizioni climatiche esterne), di carattere sia permanente (ad esempio, per l’incremento dell’inerzia termica e dell’isolamento acustico relativi alla cortina interna), sia temporaneo (ad esempio, per lo smaltimento del vapore acqueo accumulatosi negli spazi interni durante i periodi a temperatura ambientale ridotta o per il raffrescamento degli stessi spazi durante i periodi a temperatura ambientale elevata). I diversi climi richiedono differenti prestazioni: ad esempio, nelle aree fredde questa tipologia funziona come uno scambiatore di calore, mantenendo la temperatura dello strato interno vicino al valore obiettivo per gli ambienti interni.