L'articolo esamina le procedure di razionalizzazione dei dispositivi di connessione, delle interfacce tecniche e dei giunti nei sistemi di facciata secondo le tecnologie di Design for Manufacturing and Assembly (DfMA) che si strutturano sulla base sperimentale delle principali modalità di montaggio, di fissaggio e di combinazione tra supporti, chiusure e integrazioni funzionali. Lo studio concerne, principalmente, le pratiche di component design dirette alla riduzione dei pezzi, all’associazione tra parti in accordo alle loro intrinseche proprietà (fisiche, materiche e produttive) e alla riduzione delle opere di trasformazione (pertanto, con ampia assenza delle soluzioni customizzate). La lavorazione è così intesa secondo i processi sia di produzione sia di “ri-configurazione tipologica” delle fasi di assemblaggio off-site, ovvero concepite in officina e/o in fabbrica, rilevate mediante la “riduzione della complessità” analitica ed economica di ogni singolo elemento della connessione complessiva, attraverso: la riduzione del numero dei pezzi delle interfacce, la semplicità di installazione, l’utilizzo di parti standardizzate (o, almeno, sottoposte a una qualità/quantità limitata di azioni produttive) e l’obiettivo di evitare l’utilizzo di elementi dissimili; l’incorporazione del metodo di assemblaggio all’interno della progettazione, che implica la diminuzione dei costi dovuta a una sufficiente conoscenza delle sequenze di produzione e di costruzione; l’applicazione di tecniche e di processi di produzione definiti da una qualità costante, tale da facilitare maggiori economie di scala.
Applicazione delle tecnologie DfMA e studio delle giunzioni di involucro
Massimiliano Nastri
2025-01-01
Abstract
L'articolo esamina le procedure di razionalizzazione dei dispositivi di connessione, delle interfacce tecniche e dei giunti nei sistemi di facciata secondo le tecnologie di Design for Manufacturing and Assembly (DfMA) che si strutturano sulla base sperimentale delle principali modalità di montaggio, di fissaggio e di combinazione tra supporti, chiusure e integrazioni funzionali. Lo studio concerne, principalmente, le pratiche di component design dirette alla riduzione dei pezzi, all’associazione tra parti in accordo alle loro intrinseche proprietà (fisiche, materiche e produttive) e alla riduzione delle opere di trasformazione (pertanto, con ampia assenza delle soluzioni customizzate). La lavorazione è così intesa secondo i processi sia di produzione sia di “ri-configurazione tipologica” delle fasi di assemblaggio off-site, ovvero concepite in officina e/o in fabbrica, rilevate mediante la “riduzione della complessità” analitica ed economica di ogni singolo elemento della connessione complessiva, attraverso: la riduzione del numero dei pezzi delle interfacce, la semplicità di installazione, l’utilizzo di parti standardizzate (o, almeno, sottoposte a una qualità/quantità limitata di azioni produttive) e l’obiettivo di evitare l’utilizzo di elementi dissimili; l’incorporazione del metodo di assemblaggio all’interno della progettazione, che implica la diminuzione dei costi dovuta a una sufficiente conoscenza delle sequenze di produzione e di costruzione; l’applicazione di tecniche e di processi di produzione definiti da una qualità costante, tale da facilitare maggiori economie di scala.| File | Dimensione | Formato | |
|---|---|---|---|
|
NASTRI - Serramenti Design e Componenti - N. 4.2 - 2025.pdf
accesso aperto
Dimensione
1.52 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.52 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


