Starting with the UpGranT project, this monographic issue explores architects who travel and how their experiences influence their spatial and formal ideas. The first two articles examine two theoretical aspects of the research: the temporary uncertainty involved in the process of germination between travel, imagination, and the creation of innovative forms; and the nature of souvenirs, specifically two- and three-dimensional heterogeneous objects collected, produced, and organised to maintain their usability over time. The second section features four articles that examine the journeys undertaken by individual architects or professional groups, in more or less institutionalised ways. It demonstrates how, while tourism was becoming increasingly common in Western Europe, only a small elite was permitted to cross national borders beyond the Iron Curtain. The third part of the monographic issue presents three studies focusing on representative works, primarily university buildings: the Jyväskylä campus and the University of Otaniemi, among Alvar Aalto's major achievements in Finland; the Faculty of Architecture at the University of Porto (FAUP), designed by Álvaro Siza; and the Tafira University campus in Las Palmas de Gran Canaria, designed by Gianugo Polesello. Lastly, the fourth and final section is dedicated to interviews discussing the concept of the Grand Tour, with contributions from architects Álvaro Siza and Eduardo Souto de Moura, as well as Estonian architect Siiri Vallner.

Partendo dal progetto UpGranT, il numero monografico si concentra sugli architetti in viaggio e sull’influenza che tale esperienza ha esercitato sulle loro concezioni spaziali e formali. I due contributi iniziali affrontano due dimensioni teoriche della ricerca: l’imponderabilità temporale insita nel processo di germinazione tra viaggio, immaginazione e invenzione di forme innovative; la natura degli oggetti-ricordo (i cosiddetti souvenir) come elementi bidimensionali e tridimensionali eterogenei, riorganizzati per garantirne la fruibilità anche a distanza nel tempo. La seconda sezione comprende quattro articoli che approfondiscono i viaggi intrapresi da singoli architetti o da gruppi professionali, secondo modalità più o meno istituzionalizzate. Si evidenzia come, mentre in Europa occidentale il turismo assumeva una diffusione sempre maggiore, oltre la Cortina di Ferro solo una ristretta élite era autorizzata a superare i confini nazionali. La terza parte del numero monografico presenta tre studi focalizzati su opere rappresentative, prevalentemente edifici universitari: il campus di Jyväskylä e l’Università di Otaniemi, tra le principali realizzazioni di Alvar Aalto in Finlandia; la Facoltà di Architettura dell’Università di Porto (FAUP), progettata da Álvaro Siza; il campus universitario di Tafira a Las Palmas de Gran Canaria, opera di Gianugo Polesello. Infine, la quarta e ultima sezione è dedicata a interviste sul concetto di Grand Tour, con gli interventi degli architetti Álvaro Siza ed Eduardo Souto de Moura e dell’architetto estone Siiri Vallner.

Architec-Tour. Memoria e invenzione nella costruzione del paesaggio europeo / Architec-Tour. Memory and Invention of the European Built Environment

Cristina Pallini
2025-01-01

Abstract

Starting with the UpGranT project, this monographic issue explores architects who travel and how their experiences influence their spatial and formal ideas. The first two articles examine two theoretical aspects of the research: the temporary uncertainty involved in the process of germination between travel, imagination, and the creation of innovative forms; and the nature of souvenirs, specifically two- and three-dimensional heterogeneous objects collected, produced, and organised to maintain their usability over time. The second section features four articles that examine the journeys undertaken by individual architects or professional groups, in more or less institutionalised ways. It demonstrates how, while tourism was becoming increasingly common in Western Europe, only a small elite was permitted to cross national borders beyond the Iron Curtain. The third part of the monographic issue presents three studies focusing on representative works, primarily university buildings: the Jyväskylä campus and the University of Otaniemi, among Alvar Aalto's major achievements in Finland; the Faculty of Architecture at the University of Porto (FAUP), designed by Álvaro Siza; and the Tafira University campus in Las Palmas de Gran Canaria, designed by Gianugo Polesello. Lastly, the fourth and final section is dedicated to interviews discussing the concept of the Grand Tour, with contributions from architects Álvaro Siza and Eduardo Souto de Moura, as well as Estonian architect Siiri Vallner.
2025
Festival dell'Architettura Edizioni
Partendo dal progetto UpGranT, il numero monografico si concentra sugli architetti in viaggio e sull’influenza che tale esperienza ha esercitato sulle loro concezioni spaziali e formali. I due contributi iniziali affrontano due dimensioni teoriche della ricerca: l’imponderabilità temporale insita nel processo di germinazione tra viaggio, immaginazione e invenzione di forme innovative; la natura degli oggetti-ricordo (i cosiddetti souvenir) come elementi bidimensionali e tridimensionali eterogenei, riorganizzati per garantirne la fruibilità anche a distanza nel tempo. La seconda sezione comprende quattro articoli che approfondiscono i viaggi intrapresi da singoli architetti o da gruppi professionali, secondo modalità più o meno istituzionalizzate. Si evidenzia come, mentre in Europa occidentale il turismo assumeva una diffusione sempre maggiore, oltre la Cortina di Ferro solo una ristretta élite era autorizzata a superare i confini nazionali. La terza parte del numero monografico presenta tre studi focalizzati su opere rappresentative, prevalentemente edifici universitari: il campus di Jyväskylä e l’Università di Otaniemi, tra le principali realizzazioni di Alvar Aalto in Finlandia; la Facoltà di Architettura dell’Università di Porto (FAUP), progettata da Álvaro Siza; il campus universitario di Tafira a Las Palmas de Gran Canaria, opera di Gianugo Polesello. Infine, la quarta e ultima sezione è dedicata a interviste sul concetto di Grand Tour, con gli interventi degli architetti Álvaro Siza ed Eduardo Souto de Moura e dell’architetto estone Siiri Vallner.
Travelling architects
Grand Tour
souvenirs
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