In the current phase of territorial transition - fostered by EU policies and the National Recovery and Resilience Plan (Pnrr) - the governance of logistics territorialization processes emerges as a critical challenge. These dynamics are increasingly complex, driven by phenomena of clustering, digitalization, and the consolidation of platform economies. The establishment of Simplified Logistics Zones (ZLS) exemplifies a spatial planning shift toward intermodality and functional specialization. However, such policies often unfold within a context of structurally weak territorial governance, lacking integrated planning tools and facing difficulties in managing negative externalities. In Lombardy, only in 2024 was a regional initiative launched to define Suitable Territorial Areas (ATI) for supra-municipal logistics settlements larger than 3 hectares. The approach is grounded in principles of accessibility, land consumption reduction, environmental sustainability, and inter-municipal equalization. While this represents a potentially innovative shift - especially in the absence of national or interregional spatial criteria - it also presents critical issues. The possible overlap between ATIs and ZLS may introduce competitive distortions and regulatory loosening. Furthermore, the lack of restrictions on the inclusion of agricultural or natural land risks weakening the coherence of spatial planning and incentivizing fragmented and decontextualized developments. This scenario raises potential tensions between the strategic positioning of logistics platforms and local objectives for territorial protection and sustainability.

Nell’attuale fase di transizione territoriale, sostenuta dalle politiche europee e dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), il governo dei processi di territorializzazione della logistica emerge come questione problematica. Tale fenomeno è al centro di dinamiche insediative sempre più complesse, caratterizzate da fenomeni di clusterizzazione, digitalizzazione e rafforzamento delle economie di piattaforma. L’istituzione delle zone logistiche semplificate (ZLS) evidenzia, ad esempio, l’orientamento verso una pianificazione spaziale orientata all’intermodalità e alla specializzazione funzionale. Tuttavia, tali politiche producono effetti rilevanti in un contesto di debolezza strutturale del governo del territorio, con carenza di strumenti di pianificazione integrata e difficoltà nel gestire le esternalità negative. In Lombardia, solo nel 2024 si è avviato un tentativo di programmazione con la definizione di ambiti territoriali idonei (ATI) per insediamenti di rilevanza sovracomunale superiori ai 3 ettari, basata su principi di accessibilità, riduzione del consumo di suolo, sostenibilità ambientale e perequazione. Tale approccio, pur potenzialmente innovativo rispetto all’assenza di criteri e indirizzi a livello nazionale o interregionale, mostra alcune criticità: la possibile inclusione degli ambiti idonei in ZLS comporta vantaggi competitivi e deregolamentazione, mentre la non esclusione di suolo agricolo o naturale rischia di indebolire la coerenza pianificatoria e incentivare trasformazioni insediative decontestualizzate, generando complessivamente un potenziale conflitto tra vantaggi posizionali delle nuove piattaforme e istanze locali di tutela e sostenibilità del territorio.

Sfide emergenti nel governo dei processi di territorializzazione della logistica

Tamini
2025-01-01

Abstract

In the current phase of territorial transition - fostered by EU policies and the National Recovery and Resilience Plan (Pnrr) - the governance of logistics territorialization processes emerges as a critical challenge. These dynamics are increasingly complex, driven by phenomena of clustering, digitalization, and the consolidation of platform economies. The establishment of Simplified Logistics Zones (ZLS) exemplifies a spatial planning shift toward intermodality and functional specialization. However, such policies often unfold within a context of structurally weak territorial governance, lacking integrated planning tools and facing difficulties in managing negative externalities. In Lombardy, only in 2024 was a regional initiative launched to define Suitable Territorial Areas (ATI) for supra-municipal logistics settlements larger than 3 hectares. The approach is grounded in principles of accessibility, land consumption reduction, environmental sustainability, and inter-municipal equalization. While this represents a potentially innovative shift - especially in the absence of national or interregional spatial criteria - it also presents critical issues. The possible overlap between ATIs and ZLS may introduce competitive distortions and regulatory loosening. Furthermore, the lack of restrictions on the inclusion of agricultural or natural land risks weakening the coherence of spatial planning and incentivizing fragmented and decontextualized developments. This scenario raises potential tensions between the strategic positioning of logistics platforms and local objectives for territorial protection and sustainability.
2025
Nell’attuale fase di transizione territoriale, sostenuta dalle politiche europee e dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), il governo dei processi di territorializzazione della logistica emerge come questione problematica. Tale fenomeno è al centro di dinamiche insediative sempre più complesse, caratterizzate da fenomeni di clusterizzazione, digitalizzazione e rafforzamento delle economie di piattaforma. L’istituzione delle zone logistiche semplificate (ZLS) evidenzia, ad esempio, l’orientamento verso una pianificazione spaziale orientata all’intermodalità e alla specializzazione funzionale. Tuttavia, tali politiche producono effetti rilevanti in un contesto di debolezza strutturale del governo del territorio, con carenza di strumenti di pianificazione integrata e difficoltà nel gestire le esternalità negative. In Lombardia, solo nel 2024 si è avviato un tentativo di programmazione con la definizione di ambiti territoriali idonei (ATI) per insediamenti di rilevanza sovracomunale superiori ai 3 ettari, basata su principi di accessibilità, riduzione del consumo di suolo, sostenibilità ambientale e perequazione. Tale approccio, pur potenzialmente innovativo rispetto all’assenza di criteri e indirizzi a livello nazionale o interregionale, mostra alcune criticità: la possibile inclusione degli ambiti idonei in ZLS comporta vantaggi competitivi e deregolamentazione, mentre la non esclusione di suolo agricolo o naturale rischia di indebolire la coerenza pianificatoria e incentivare trasformazioni insediative decontestualizzate, generando complessivamente un potenziale conflitto tra vantaggi posizionali delle nuove piattaforme e istanze locali di tutela e sostenibilità del territorio.
insediamenti logistici
processi di territorializzazione
economie di piattaforma
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Descrizione: SFIDE EMERGENTI NEL GOVERNO DEI PROCESSI DI TERRITORIALIZZA ZIONE DELLA LOGISTICA
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11311/1299907
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