ReverseLab riqualifica e riattiva uno spazio inabitabile nel carcere di San Vittore a Milano, rimasto chiuso dalla seconda metà degli anni ’80 del ‘900, trasformandolo in un luogo dedicato alla produzione artistica e culturale. Grazie al progetto, quest’area dismessa viene convertita in un laboratorio permanente, che ospiterà attività formative rivolte alle persone detenute, ma che sarà anche uno spazio espositivo aperto al pubblico, con l’obiettivo di creare forme di dialogo e integrazione tra il carcere e la città. Uno spazio-ponte tra passato e presente, in cui l’arte diventa la lente attraverso cui carcere e città si guardano: il mezzo attraverso il quale le persone possono esprimersi e condividere le loro storie, in connessione e comprensione reciproca, fra “dentro” e “fuori”. A inaugurare questo spazio, è stata nel 2024 la mostra “GLI ARTISTI SONO QUELLI CHE FANNO CASINO. Frammenti dal carcere di San Vittore”, curata da Diego Sileo, con l’opera site-specific creata dall’artista Maurice Pefura con il coinvolgimento di oltre 40 persone detenute. L’ampio progetto è documentato in queste pagine, con testi di Giacinto Siciliano - già direttore del carcere di San Vittore - e Diego Sileo, e interventi frutto di una scrittura collettiva realizzata dai diversi partner del progetto ReverseLab: Laboratorio Carcere (Politecnico di Milano), Forme Tentative, Philo - pratiche filosofiche.

ReverseLab.Uno spazio per l'arte contemporanea tra il carcere e la città

M. Frangipane;C. Ligi;G. Orsenigo
2025-01-01

Abstract

ReverseLab riqualifica e riattiva uno spazio inabitabile nel carcere di San Vittore a Milano, rimasto chiuso dalla seconda metà degli anni ’80 del ‘900, trasformandolo in un luogo dedicato alla produzione artistica e culturale. Grazie al progetto, quest’area dismessa viene convertita in un laboratorio permanente, che ospiterà attività formative rivolte alle persone detenute, ma che sarà anche uno spazio espositivo aperto al pubblico, con l’obiettivo di creare forme di dialogo e integrazione tra il carcere e la città. Uno spazio-ponte tra passato e presente, in cui l’arte diventa la lente attraverso cui carcere e città si guardano: il mezzo attraverso il quale le persone possono esprimersi e condividere le loro storie, in connessione e comprensione reciproca, fra “dentro” e “fuori”. A inaugurare questo spazio, è stata nel 2024 la mostra “GLI ARTISTI SONO QUELLI CHE FANNO CASINO. Frammenti dal carcere di San Vittore”, curata da Diego Sileo, con l’opera site-specific creata dall’artista Maurice Pefura con il coinvolgimento di oltre 40 persone detenute. L’ampio progetto è documentato in queste pagine, con testi di Giacinto Siciliano - già direttore del carcere di San Vittore - e Diego Sileo, e interventi frutto di una scrittura collettiva realizzata dai diversi partner del progetto ReverseLab: Laboratorio Carcere (Politecnico di Milano), Forme Tentative, Philo - pratiche filosofiche.
2025
Silvana Editore
9788836663217
Carcere, San Vittore, Arte Contemporanea, ricerca-azione
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