La storia breve. Una lettura sul design della comunicazione digitale in Italia dal 1993 al 2007

The curiosity-driven research on the history of Italian digital design (1984-2024), which the authors have been developing over the past few years, aims to investigate the terminological, design, and cultural evolution of the sector. This essay proposes an analysis of the magazines Linea Grafica and Progetto Grafico, the bulletins (Quaderni Aiap and Notizie Aiap) and the Fee Guides published by AIAP, focusing on the period from 1993, the year of the birth of the web, to 2007, the beginning of the mobile revolution. The project explores the relationship between digital technologies and the world of communication design, addressing critical methodological issues related to the ephemeral nature of digital media. It examines the disciplinary debate, the hybridisation of languages, and the role of professionals. The research aims to acknowledge the Italian contribution to digital design culture and to restore visibility to designers and practices often excluded from official narratives.

La ricerca curiosity-driven sulla storia del digital design italiano (1984–2024), che l’autrice e l’autore sviluppano da qualche anno, intende indagare l’evoluzione terminologica, progettuale e culturale del settore. In questo testo, in particolare, si propone l’analisi delle riviste Linea Grafica e Progetto Grafico, dei bollettini (Quaderni Aiap e Notizie Aiap) e dei Tariffari pubblicati da AIAP, concentrandosi sul periodo che va dal 1993, anno di nascita del web, al 2007, inizio della rivoluzione mobile. Il progetto esplora la relazione tra le tecnologie digitali e il mondo del progetto di comunicazione, affrontando criticità metodologiche legate alla natura effimera dei media digitali. Vengono esaminati il dibattito disciplinare, l’ibridazione dei linguaggi, il ruolo delle professioniste e dei professionisti. La ricerca mira a riconoscere il contributo italiano alla cultura del design digitale e a restituire visibilità a progettiste e progettisti e a pratiche spesso escluse dalle narrazioni ufficiali.