Territori minori e comunità progettanti: il design per la rigenerazione di patrimoni e valori locali.

We are witnessing a renewed interest in the recovery of smaller territories, not only due to the post-pandemic effect, which has highlighted the issues of environmental and social quality of living, but also due to the resonance of the dedicated PNRR call from the Ministry of Culture to the “Attractiveness of the villages”. The culture of the project had already previously focused attention on small towns, scattered throughout the peninsula, holders of a cultural heritage, both material and immaterial, which risks disappearing. However, some processes and projects for enhancing internal areas have been initiated with bottom-up actions by local communities. They are driven by the urgency of imagining alternative scenarios for the rapid degradation of places where people are empathetically linked by traditions, histories, and cultures. Pilot projects, guided by strategic visions and community activation, where the role of design, “expert or diffuse” (Manzini, 2015), is expressed in different forms: from facilitating local community empowerment processes to strategic design of development and enhancement plans, up to project experimentation in the field. By selecting some case studies, the different methods and actions of design in these collaborative processes and the impacts obtained or expected will be analyzed.

Assistiamo a un rinnovato interesse per il recupero dei territori minori, non solo per l’effetto post-pandemia, che ha evidenziato i temi della qualità ambientale e sociale dell’abitare, ma anche per la risonanza del bando PNRR del Ministero della Cultura dedicato all’ “Attrattività dei borghi”. La cultura del progetto aveva già in precedenza posto l’attenzione sui piccoli centri, disseminati lungo tutta la penisola, detentori di un patrimonio culturale materiale e immateriale che rischia di scomparire. Tuttavia, alcuni processi e progetti di valorizzazione delle aree interne sono stati avviati con azioni spesso nate dal basso su iniziativa delle comunità locali, mossi dall’urgenza di immaginare scenari alternativi al rapido declino di luoghi, a cui si è legati empaticamente per tradizioni, storie e culture. Progetti pilota, guidati da visioni strategiche e da un’attivazione delle comunità, dove il ruolo del design, “esperto o diffuso”, come direbbe Manzini (2015, p.37), si declina in diverse forme: dal facilitatore di processi di empowerment delle comunità locali, alla progettazione strategica di piani di sviluppo e valorizzazione, fino alla sperimentazione progettuale sul campo. Attraverso la selezione di alcuni casi studio, si analizzeranno le diverse modalità e azioni del design in questi processi collaborativi e gli impatti ottenuti o attesi.