Il contributo indaga i processi di cambiamento delle aree industriali e logistiche nei territori dell’Italia di mezzo. Se le forme architettoniche e urbane di questi luoghi sono molto simili, plurali e diversificate sono, invece, le situazioni territoriali. Si tratta, inoltre, di porzioni della città in rapida trasformazione, dove convivono fenomeni anche contraddittori e conflittuali, come il sottoutilizzo e l’incompiuto, accanto a molteplici forme di riuso e di perduranti richieste di ampliamento. E dove emergono numerose criticità, disuguaglianze, conflitti, rischi socio-ambientali. Per questo, da luoghi forti, di crescita e di benessere, le aree produttive sono progressivamente diventate la sede di molteplici problematicità e fragilità. È, indubbio, dunque, che ci sia la necessità di costruire nuovi quadri interpretativi per questi luoghi. Attraverso il ricorso ad alcune campionature di differenti situazioni territoriali dell’Italia di mezzo, il contributo descrive le condizioni insediative di questi spazi e le loro plurali dinamiche di evoluzione, arrivando a prefigurare possibili strategie integrate di riqualificazione ecologico-ambientale alle diverse scale che, partendo dalle piattaforme produttive più strategiche e dalle loro più recenti espansioni, si estendano alle aree industriali esistenti, nonché agli spazi aperti e urbani limitrofi, facendo ricorso a rinnovate strutture di governance di tipo pubblico-privato e ad alleanze sovra-locali.

Gli spazi della produzione nell’Italia di mezzo: da problema a risorsa per la transizione territoriale

c. mattioli
2025-01-01

Abstract

Il contributo indaga i processi di cambiamento delle aree industriali e logistiche nei territori dell’Italia di mezzo. Se le forme architettoniche e urbane di questi luoghi sono molto simili, plurali e diversificate sono, invece, le situazioni territoriali. Si tratta, inoltre, di porzioni della città in rapida trasformazione, dove convivono fenomeni anche contraddittori e conflittuali, come il sottoutilizzo e l’incompiuto, accanto a molteplici forme di riuso e di perduranti richieste di ampliamento. E dove emergono numerose criticità, disuguaglianze, conflitti, rischi socio-ambientali. Per questo, da luoghi forti, di crescita e di benessere, le aree produttive sono progressivamente diventate la sede di molteplici problematicità e fragilità. È, indubbio, dunque, che ci sia la necessità di costruire nuovi quadri interpretativi per questi luoghi. Attraverso il ricorso ad alcune campionature di differenti situazioni territoriali dell’Italia di mezzo, il contributo descrive le condizioni insediative di questi spazi e le loro plurali dinamiche di evoluzione, arrivando a prefigurare possibili strategie integrate di riqualificazione ecologico-ambientale alle diverse scale che, partendo dalle piattaforme produttive più strategiche e dalle loro più recenti espansioni, si estendano alle aree industriali esistenti, nonché agli spazi aperti e urbani limitrofi, facendo ricorso a rinnovate strutture di governance di tipo pubblico-privato e ad alleanze sovra-locali.
2025
“Territori della decontestualizzazione”, Atti della XXVI Conferenza Nazionale SIU “Nuove ecologie territoriali. Coabitare mondi che cambiano”, Napoli, 12-14 giugno 2024
978-88-99237-79-0
Urban growth, Spatial planning, Sustainability
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