“In Praise of Architecture”: Alvar Aalto at the Milan Polytechnic (1964) The essay presents a critical analysis of the conferral of the awarded to Alvar Aalto, Louis Kahn, and Kenzo Tange by the Polytechnic University of Milan in 1964. Far from representing a sterile academic event reserved only for the faculty, this forgotten and almost unknown event took on the value of an explicit collective moment, open to key figures of Italian social life. In fact, the event was part of a much more complex cultural and celebratory project marking the centennial of the university’s founding, which was also tied to defining the meaning of “Architecture” and “Engineering,” as well as affirming the value of the University in the context of the national society’s transformation. Through the presentation of previously unpublished archival documents, the text analyzes the recognition ‘reserved’ for Alvar Aalto as a testament to the transnational significance of the Polytechnic teachings and the celebration of a professional capable of expressing “particular poetic qualities in his architectural work,” becoming “the most eminent representative of the second generation of modern architecture masters”.

Il saggio costituisce un’analisi critica dell’assegnazione ad Alvar Aalto, Louis Kahn e Kenzo Tange di lauree honoris causa avvenuta da parte del Politecnico di Milano nel 1964. Lungi dal voler rappresentare uno sterile momento accademico riservato al solo corpo docente, questo dimenticato e quasi sconosciuto evento, assunse il valore di un’esplicita coralità, aperta ai protagonisti della vita sociale italiana. L’episodio, infatti, costituì un tassello di un ben più articolato progetto celebrativo e culturale del centenario della fondazione dell’ateneo milanese, legato anche alla definizione del significato di “Architettura” e di “Ingegneria”, oltre che all’affermazione del valore dell’Università nell’ambito del cambiamento della società nazionale. Attraverso la proposizione di documenti archivistici inediti, il testo analizza il riconoscimento ‘riservato’ ad Alvar Aalto quale testimonianza del valore transnazionale degli insegnamenti politecnici e la valorizzazione di un professionista capace di esprimere “particolari qualità poetiche della sua opera di architetto”, divenendo “il più eminente rappresentante della seconda generazione dei maestri dell’architettura moderna”.

“Elogio all’architettura”: Alvar Aalto al Politecnico di Milano (1964)

F. Zanzottera
2024-01-01

Abstract

“In Praise of Architecture”: Alvar Aalto at the Milan Polytechnic (1964) The essay presents a critical analysis of the conferral of the awarded to Alvar Aalto, Louis Kahn, and Kenzo Tange by the Polytechnic University of Milan in 1964. Far from representing a sterile academic event reserved only for the faculty, this forgotten and almost unknown event took on the value of an explicit collective moment, open to key figures of Italian social life. In fact, the event was part of a much more complex cultural and celebratory project marking the centennial of the university’s founding, which was also tied to defining the meaning of “Architecture” and “Engineering,” as well as affirming the value of the University in the context of the national society’s transformation. Through the presentation of previously unpublished archival documents, the text analyzes the recognition ‘reserved’ for Alvar Aalto as a testament to the transnational significance of the Polytechnic teachings and the celebration of a professional capable of expressing “particular poetic qualities in his architectural work,” becoming “the most eminent representative of the second generation of modern architecture masters”.
2024
Il saggio costituisce un’analisi critica dell’assegnazione ad Alvar Aalto, Louis Kahn e Kenzo Tange di lauree honoris causa avvenuta da parte del Politecnico di Milano nel 1964. Lungi dal voler rappresentare uno sterile momento accademico riservato al solo corpo docente, questo dimenticato e quasi sconosciuto evento, assunse il valore di un’esplicita coralità, aperta ai protagonisti della vita sociale italiana. L’episodio, infatti, costituì un tassello di un ben più articolato progetto celebrativo e culturale del centenario della fondazione dell’ateneo milanese, legato anche alla definizione del significato di “Architettura” e di “Ingegneria”, oltre che all’affermazione del valore dell’Università nell’ambito del cambiamento della società nazionale. Attraverso la proposizione di documenti archivistici inediti, il testo analizza il riconoscimento ‘riservato’ ad Alvar Aalto quale testimonianza del valore transnazionale degli insegnamenti politecnici e la valorizzazione di un professionista capace di esprimere “particolari qualità poetiche della sua opera di architetto”, divenendo “il più eminente rappresentante della seconda generazione dei maestri dell’architettura moderna”.
Alvar Aalto
Louis Kahn
Kenzo Tange
Politecnico di Milano
Lauree onoris causa
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