Il saggio prende le mosse constatando un certo successo delle pratiche del camminare, anche in relazione a nuove sensibilità ambientali e salutiste e, d’altro canto, una progressiva riduzione del dibattito intorno ai temi della descrizione del territorio, che hanno invece avuto grande centralità negli scorsi decenni. Il crescente, ed eclettico, interesse per il camminare e la re¬lativa marginalità della riflessione sulla descrizione sollevano alcuni interrogativi di ordine generale. In che modo le pratiche interpretative e progettuali possono utilmente ricorrere al di¬spositivo della camminata? Nell’ambito discorsivo degli studi urbani, chi cammina, come si cammina, perché, dove? Quali suggestioni possono arrivare da altri campi disciplinari che ri¬flettono sulle molteplicità di senso di questa pratica? A quali retroterra e radici guardare? Il contributo cerca di fornire qualche materiale per alimentare queste doman¬de limitando il campo alla letteratura francofona, in cui la riflessione su la marche en ville/dans le paysage ha ampio riscontro da almeno venticinque anni. At¬traverso la lettura di testi di diversa provenienza si traccia un primo canovaccio, inseguendo percorsi differenti ma che condividono il camminare come occasione per lo studio del territorio.
Marchez! Note sul descrivere camminando
C. Merlini
2024-01-01
Abstract
Il saggio prende le mosse constatando un certo successo delle pratiche del camminare, anche in relazione a nuove sensibilità ambientali e salutiste e, d’altro canto, una progressiva riduzione del dibattito intorno ai temi della descrizione del territorio, che hanno invece avuto grande centralità negli scorsi decenni. Il crescente, ed eclettico, interesse per il camminare e la re¬lativa marginalità della riflessione sulla descrizione sollevano alcuni interrogativi di ordine generale. In che modo le pratiche interpretative e progettuali possono utilmente ricorrere al di¬spositivo della camminata? Nell’ambito discorsivo degli studi urbani, chi cammina, come si cammina, perché, dove? Quali suggestioni possono arrivare da altri campi disciplinari che ri¬flettono sulle molteplicità di senso di questa pratica? A quali retroterra e radici guardare? Il contributo cerca di fornire qualche materiale per alimentare queste doman¬de limitando il campo alla letteratura francofona, in cui la riflessione su la marche en ville/dans le paysage ha ampio riscontro da almeno venticinque anni. At¬traverso la lettura di testi di diversa provenienza si traccia un primo canovaccio, inseguendo percorsi differenti ma che condividono il camminare come occasione per lo studio del territorio.File | Dimensione | Formato | |
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