This research explores the potential role of geo-information which plays in the processes of reading, interpretation and representation of intangible cultural heritage, trying to reveal contexts and relationships with physical places, which would otherwise remain hidden and unexplored. It is a matter of understanding the added value that information can generate when is subjected to georeferencing process, which allows it to take root on the earth’s surface, helping to ‘shape’ the places and make new forms of knowledge. It is therefore necessary to activate a critical selective process that first allows the extraction of the location on heterogeneous sources (e.g. books, films, historical maps, web), then to identify them on the map trying to define the reference context, and finally to map them, through the attribution of geographical coordinates (latitude, longitude) associated with simple geometric entities (points, lines, surfaces). This process applies both to ‘physical’ places, already qualified and existing on the Earth’s surface, which can be highlighted through a specific cognitive or design-based activity, and also to so-called ‘intangible’ assets and knowledge, which instead, through the process of georeferencing, can find their specific location on the Earth’s surface, sometimes even new, capable of generating new relationships with other heterogeneous territorial entities. The research takes into consideration the case study of the elements registered in the Representative List of the Intangible Cultural Heritage by UNESCO, analyzing it, in a geographic dimension at national level, to investigate the possible relationships and contact points with the territories in which they are rooted, which feed human creativity and cultural diversity. The spatialization of information relating to individual intangible heritage, visible through the map, enables the identification of different typologies of representative places, which can be considered within a national scale enhancement strategy, which also includes the UNESCO places in the World Heritage List,MaB, Geoparks, and Creative Cities.

Questo contributo riflette sul ruolo che le geoinformazioni svolgono oggigiorno nell’ambito nei processi di lettura, interpretazione e rappresentazione del patrimonio culturale immateriale, cercando di rivelare contesti e relazioni con i luoghi fisici, che altrimenti rimarrebbero nascosti e inesplorati. Si tratta di capire quale sia il valore aggiunto che le informazioni possono generare quando sono sottoposte al processo di georeferenziazione, che consente loro di radicarsi sulla superficie terrestre, contribuendo a ‘dare forma’ ai luoghi e a creare nuove forme di conoscenza. Occorre, quindi, attivare un processo critico-selettivo che consenta dapprima di estrapolare le informazioni localizzative su fonti documentarie eterogenee (es. libri, film, mappe storiche, web), poi di individuarle sulla mappa cercando di definire il contesto di riferimento, e infine cartografarle, mediante l’attribuzione di coordinate geografiche (latitudine, longitudine) associate a entità geometriche semplici (punti, linee, superfici). Questo processo si applica sia ai luoghi ‘fisici’, di per sé già qualificati e presenti sulla superficie terrestre, che possono essere messi in rilievo mediante una specifica attività di analisi conoscitiva o di tipo progettuale, sia ai beni e ai saperi cosiddetti ‘immateriali’, che invece, mediante il processo di georeferenziazione, possono trovare una loro localizzazione specifica sulla superficie terrestre, alle volte anche inedita, capace di generare nuove relazioni con altre entità territoriali di natura eterogenea. La ricerca prende in considerazione il caso studio dei beni iscritti nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’UNESCO, analizzandolo in una dimensione geografica nazionale, con l’obiettivo di indagare le possibili relazioni e i punti di contatto con i territori in cui si radicano, che alimentano la creatività umana e la diversità culturale. La spazializzazione delle informazioni inerenti ai singoli beni immateriali, visualizzabile tramite la mappa, consente di enucleare diverse tipologie di luoghi rappresentativi, che possono essere considerati all’interno di una strategia di valorizzazione di scala nazionale, che includa anche i beni UNESCO riconosciuti nella lista del Patrimonio Mondiale, dei MaB, dei Geoparchi e delle Città Creative.

Il ruolo delle geo-informazioni nel processo di mappatura dei Beni Immateriali dell’UNESCO in Italia

A. Scandiffio
2025-01-01

Abstract

This research explores the potential role of geo-information which plays in the processes of reading, interpretation and representation of intangible cultural heritage, trying to reveal contexts and relationships with physical places, which would otherwise remain hidden and unexplored. It is a matter of understanding the added value that information can generate when is subjected to georeferencing process, which allows it to take root on the earth’s surface, helping to ‘shape’ the places and make new forms of knowledge. It is therefore necessary to activate a critical selective process that first allows the extraction of the location on heterogeneous sources (e.g. books, films, historical maps, web), then to identify them on the map trying to define the reference context, and finally to map them, through the attribution of geographical coordinates (latitude, longitude) associated with simple geometric entities (points, lines, surfaces). This process applies both to ‘physical’ places, already qualified and existing on the Earth’s surface, which can be highlighted through a specific cognitive or design-based activity, and also to so-called ‘intangible’ assets and knowledge, which instead, through the process of georeferencing, can find their specific location on the Earth’s surface, sometimes even new, capable of generating new relationships with other heterogeneous territorial entities. The research takes into consideration the case study of the elements registered in the Representative List of the Intangible Cultural Heritage by UNESCO, analyzing it, in a geographic dimension at national level, to investigate the possible relationships and contact points with the territories in which they are rooted, which feed human creativity and cultural diversity. The spatialization of information relating to individual intangible heritage, visible through the map, enables the identification of different typologies of representative places, which can be considered within a national scale enhancement strategy, which also includes the UNESCO places in the World Heritage List,MaB, Geoparks, and Creative Cities.
2025
Linguaggi Grafici. INFORMAZIONE
9788899586331
Questo contributo riflette sul ruolo che le geoinformazioni svolgono oggigiorno nell’ambito nei processi di lettura, interpretazione e rappresentazione del patrimonio culturale immateriale, cercando di rivelare contesti e relazioni con i luoghi fisici, che altrimenti rimarrebbero nascosti e inesplorati. Si tratta di capire quale sia il valore aggiunto che le informazioni possono generare quando sono sottoposte al processo di georeferenziazione, che consente loro di radicarsi sulla superficie terrestre, contribuendo a ‘dare forma’ ai luoghi e a creare nuove forme di conoscenza. Occorre, quindi, attivare un processo critico-selettivo che consenta dapprima di estrapolare le informazioni localizzative su fonti documentarie eterogenee (es. libri, film, mappe storiche, web), poi di individuarle sulla mappa cercando di definire il contesto di riferimento, e infine cartografarle, mediante l’attribuzione di coordinate geografiche (latitudine, longitudine) associate a entità geometriche semplici (punti, linee, superfici). Questo processo si applica sia ai luoghi ‘fisici’, di per sé già qualificati e presenti sulla superficie terrestre, che possono essere messi in rilievo mediante una specifica attività di analisi conoscitiva o di tipo progettuale, sia ai beni e ai saperi cosiddetti ‘immateriali’, che invece, mediante il processo di georeferenziazione, possono trovare una loro localizzazione specifica sulla superficie terrestre, alle volte anche inedita, capace di generare nuove relazioni con altre entità territoriali di natura eterogenea. La ricerca prende in considerazione il caso studio dei beni iscritti nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’UNESCO, analizzandolo in una dimensione geografica nazionale, con l’obiettivo di indagare le possibili relazioni e i punti di contatto con i territori in cui si radicano, che alimentano la creatività umana e la diversità culturale. La spazializzazione delle informazioni inerenti ai singoli beni immateriali, visualizzabile tramite la mappa, consente di enucleare diverse tipologie di luoghi rappresentativi, che possono essere considerati all’interno di una strategia di valorizzazione di scala nazionale, che includa anche i beni UNESCO riconosciuti nella lista del Patrimonio Mondiale, dei MaB, dei Geoparchi e delle Città Creative.
geo-informazioni
mappatura
patrimonio culturale immateriale
UNESCO
GIS
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11311/1287853
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