Il testo introduce il concetto di “montagna a bassa definizione”, proposto come chiave interpretativa della montagna appenninica. In primo luogo, questa lettura prende forma da un’inevitabile confronto con l’idea universale di montagna, radicata da secoli nell’immaginario collettivo, coincidente – per la quasi totalità della cultura occidentale – con la catena alpina. Se ne mette in mostra una differente “montuosità”, attraverso una lettura tematica degli spazi e delle vicende territoriali che, seppur meno riconoscibili, presentano una propria peculiarità e possibilità di sintesi. Il secondo passaggio tenta di stressare la tenuta di alcune rappresentazioni territoriali ormai consolidate – come le Montagna di Mezzo, l’Italia di Mezzo, la Metromontagna, l’Internità, etc. – per comprendere quanto dell’attuale geografia appenninica può essere ricompresa sotto questi sguardi e quanto ancora sfugge agli attuali strumenti culturali di identificazione. Il terzo ed ultimo passaggio riguarda la contestualizzazione del concetto di “montagna a bassa definizione”, la sua potenziale adeguatezza nel descrivere spazi e fenomeni territoriali non facilmente osservabili con altre categorie analitiche e interpretative. Ciò naturalmente porta con se una dimensione proiettiva e progettuale.
Appennini: Montagne a bassa definizione
Federico Di Cosmo
2025-01-01
Abstract
Il testo introduce il concetto di “montagna a bassa definizione”, proposto come chiave interpretativa della montagna appenninica. In primo luogo, questa lettura prende forma da un’inevitabile confronto con l’idea universale di montagna, radicata da secoli nell’immaginario collettivo, coincidente – per la quasi totalità della cultura occidentale – con la catena alpina. Se ne mette in mostra una differente “montuosità”, attraverso una lettura tematica degli spazi e delle vicende territoriali che, seppur meno riconoscibili, presentano una propria peculiarità e possibilità di sintesi. Il secondo passaggio tenta di stressare la tenuta di alcune rappresentazioni territoriali ormai consolidate – come le Montagna di Mezzo, l’Italia di Mezzo, la Metromontagna, l’Internità, etc. – per comprendere quanto dell’attuale geografia appenninica può essere ricompresa sotto questi sguardi e quanto ancora sfugge agli attuali strumenti culturali di identificazione. Il terzo ed ultimo passaggio riguarda la contestualizzazione del concetto di “montagna a bassa definizione”, la sua potenziale adeguatezza nel descrivere spazi e fenomeni territoriali non facilmente osservabili con altre categorie analitiche e interpretative. Ciò naturalmente porta con se una dimensione proiettiva e progettuale.| File | Dimensione | Formato | |
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