L’intelligenza artificiale sta ridefinendo il concetto di “vivere insieme”, spostando il focus della progettazione oltre l’essere umano e verso una comprensione più ampia delle relazioni tra umani, non umani e agenti artificiali. Questo saggio esplora le implicazioni di un design che abbraccia il paradigma more-than-human, interrogandosi su come l’AI possa generare nuove forme di coesistenza multispecie, trasformare le dinamiche di potere e ridefinire le pratiche progettuali. Attraverso un’analisi critica, il testo mette in discussione i limiti dell’approccio centrato sull’utente e propone un ripensamento del design come pratica ecologica e relazionale. A partire dal lavoro di artisti e designer sperimentali, vengono esplorate modalità di collaborazione con l’AI che vanno oltre l’ottimizzazione tecnica, aprendosi a scenari di co-creazione e mutua trasformazione. Il saggio affronta anche le questioni etiche e politiche emergenti: dall’estrattivismo digitale al rafforzamento dei pregiudizi nei modelli generativi, fino alla costruzione di identità computazionali fluide. Infine, propone una visione del design in cui l’AI non è un semplice strumento, ma un agente con cui dobbiamo imparare a convivere in modo critico e consapevole, per costruire futuri più inclusivi e sostenibili.
Vivere insieme con l'intelligenza artificiale
Elisa Giaccardi
2025-01-01
Abstract
L’intelligenza artificiale sta ridefinendo il concetto di “vivere insieme”, spostando il focus della progettazione oltre l’essere umano e verso una comprensione più ampia delle relazioni tra umani, non umani e agenti artificiali. Questo saggio esplora le implicazioni di un design che abbraccia il paradigma more-than-human, interrogandosi su come l’AI possa generare nuove forme di coesistenza multispecie, trasformare le dinamiche di potere e ridefinire le pratiche progettuali. Attraverso un’analisi critica, il testo mette in discussione i limiti dell’approccio centrato sull’utente e propone un ripensamento del design come pratica ecologica e relazionale. A partire dal lavoro di artisti e designer sperimentali, vengono esplorate modalità di collaborazione con l’AI che vanno oltre l’ottimizzazione tecnica, aprendosi a scenari di co-creazione e mutua trasformazione. Il saggio affronta anche le questioni etiche e politiche emergenti: dall’estrattivismo digitale al rafforzamento dei pregiudizi nei modelli generativi, fino alla costruzione di identità computazionali fluide. Infine, propone una visione del design in cui l’AI non è un semplice strumento, ma un agente con cui dobbiamo imparare a convivere in modo critico e consapevole, per costruire futuri più inclusivi e sostenibili.| File | Dimensione | Formato | |
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