The paper examines the popular metamorphic character of Barbapapa created in 1970 by Annette Tison, French architect, and Talus Taylor, teacher of mathematics and natural sciences. Within the rich visual imagery built around the character famous is the well-known ‘bubble’ house inspired by the radical architecture of the time, which became an icon in the field of children's illustration. This research investigates how the imaginative universe of Barbapapa has been represented in literature and transposed into three-dimensional objects, exploring the relationship between drawing, playing and toys. The essay then proposes an exploration of the corpus of objects related to the characters, focusing on a few examples deemed most significant, and particularly those that reproduce the renowned 'bubble' house. These are examined as plastic representations inspired by the original drawings, but also as mediating objects for mimetic and creative play, questioning the ability of drawings and toys to activate a spatial and architectural imaginary and to stimulate mental manipulation of space in the child, as well as to activate the curiosity of the young reader toward the themes of dwelling, the relationship between body and space, and between body and design. Considered as cultural objects and phenomena of material culture, toys are examined in the role of activators of fiction, thus not as mere derivative products but also as narrative vectors, through which 'other worlds' are enacted that access a material dimension through the objects and scenic arrangements.

Il contributo prende in esame il popolare personaggio metamorfico di Barbapapà creato nel 1970 dall’architetto francese Annette Tison e da Talus Taylor, insegnante di matematica e scienze naturali. All’interno del ricco immaginario visuale costruito attorno al personaggio si colloca la celebre casa ‘a bolle’, ispirata alle sperimentazioni dell’architettura radicale del periodo e divenuta un’icona nell’ambito dell’illustrazione infantile. La ricerca indaga come l’universo immaginifico di Barbapapà sia stato rappresentato nella letteratura e trasposto in oggetti tridimensionali, esplorando la relazione tra disegno, gioco e giocattolo. Il saggio propone quindi un’esplorazione del corposo panorama dell’oggettistica legata ai personaggi, soffermandosi su alcuni esempi ritenuti più significativi e, in particolare, su quelli che riproducono la casa della ‘barbafamiglia’. Questi vengono esaminati come rappresentazioni plastiche del progetto originario, ma anche come oggetti di mediazione per il gioco mimetico e creativo, interrogandosi sulla capacità di disegno e oggetti di attivare un immaginario spaziale e architettonico e di stimolare nel bambino la manipolazione mentale dello spazio, nonché di attivare la curiosità del piccolo lettore verso i temi dell’abitare, del rapporto tra corpo e spazio, tra individuo e progetto. Assunti come oggetti culturali e fenomeni di cultura materiale, i giocattoli vengono esaminati nel ruolo di attivatori della finzione, non quindi quali semplici prodotti derivati ma anche come vettori narrativi, attraverso i quali si mettono in scena ‘mondi altri’ che accedono, attraverso gli oggetti e gli arrangiamenti scenici del gioco, a una dimensione materiale.

La casa di Barbapapà come attivatore dell’immaginario spaziale. Rappresentazioni grafiche e plastiche di una maison bulle

c. casonato
2024-01-01

Abstract

The paper examines the popular metamorphic character of Barbapapa created in 1970 by Annette Tison, French architect, and Talus Taylor, teacher of mathematics and natural sciences. Within the rich visual imagery built around the character famous is the well-known ‘bubble’ house inspired by the radical architecture of the time, which became an icon in the field of children's illustration. This research investigates how the imaginative universe of Barbapapa has been represented in literature and transposed into three-dimensional objects, exploring the relationship between drawing, playing and toys. The essay then proposes an exploration of the corpus of objects related to the characters, focusing on a few examples deemed most significant, and particularly those that reproduce the renowned 'bubble' house. These are examined as plastic representations inspired by the original drawings, but also as mediating objects for mimetic and creative play, questioning the ability of drawings and toys to activate a spatial and architectural imaginary and to stimulate mental manipulation of space in the child, as well as to activate the curiosity of the young reader toward the themes of dwelling, the relationship between body and space, and between body and design. Considered as cultural objects and phenomena of material culture, toys are examined in the role of activators of fiction, thus not as mere derivative products but also as narrative vectors, through which 'other worlds' are enacted that access a material dimension through the objects and scenic arrangements.
2024
Il contributo prende in esame il popolare personaggio metamorfico di Barbapapà creato nel 1970 dall’architetto francese Annette Tison e da Talus Taylor, insegnante di matematica e scienze naturali. All’interno del ricco immaginario visuale costruito attorno al personaggio si colloca la celebre casa ‘a bolle’, ispirata alle sperimentazioni dell’architettura radicale del periodo e divenuta un’icona nell’ambito dell’illustrazione infantile. La ricerca indaga come l’universo immaginifico di Barbapapà sia stato rappresentato nella letteratura e trasposto in oggetti tridimensionali, esplorando la relazione tra disegno, gioco e giocattolo. Il saggio propone quindi un’esplorazione del corposo panorama dell’oggettistica legata ai personaggi, soffermandosi su alcuni esempi ritenuti più significativi e, in particolare, su quelli che riproducono la casa della ‘barbafamiglia’. Questi vengono esaminati come rappresentazioni plastiche del progetto originario, ma anche come oggetti di mediazione per il gioco mimetico e creativo, interrogandosi sulla capacità di disegno e oggetti di attivare un immaginario spaziale e architettonico e di stimolare nel bambino la manipolazione mentale dello spazio, nonché di attivare la curiosità del piccolo lettore verso i temi dell’abitare, del rapporto tra corpo e spazio, tra individuo e progetto. Assunti come oggetti culturali e fenomeni di cultura materiale, i giocattoli vengono esaminati nel ruolo di attivatori della finzione, non quindi quali semplici prodotti derivati ma anche come vettori narrativi, attraverso i quali si mettono in scena ‘mondi altri’ che accedono, attraverso gli oggetti e gli arrangiamenti scenici del gioco, a una dimensione materiale.
Barbapapà, maisons bulles, case giocattolo, Illustrazione per l’infanzia, educazione all’architettura, rappresentazione dell’architettura
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Engramma Casonato articolo e apparati small.pdf

accesso aperto

Descrizione: Descrizione: Copertina, indice, editoriale, articolo, colophon
: Publisher’s version
Dimensione 1.2 MB
Formato Adobe PDF
1.2 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11311/1283930
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact