L’articolo esamina la progettualità all’interno dello scenario dei sistemi di involucro di tipo evoluto, rispetto alla quale disporre i modi di intervento produttivo e costruttivo, secondo le pratiche di proiezione e di simulazione, si sviluppa nei criteri di analisi diretti all’esecutività, alla modellazione e all’anticipazione dei contenuti funzionali, tipologici e applicativi. Questo osservando una serie di riferimenti e di interrelazioni intese a sostenere (ai fini scientifici, procedurali e operativi) la definizione esecutiva del progetto per i sistemi di involucro, tesa ad attivare le pratiche di acquisizione cognitiva e di intervento realizzativo. Nello scenario in esame, l’orientamento alla progettualità è trattato rispetto alla dimensione conoscitiva, esplorativa e ricorsiva, in cui la progettazione esecutiva e predittiva è definita quale comparto metodologico correlato alle istanze e agli obiettivi rivolti alla fattibilità reale e all’attuazione pratica: ovvero come contesto indirizzato alla costituzione operativa, quale prassi tesa alla pianificazione e al coordinamento, alla gestione (conoscitiva e strumentale) e al controllo dei contenuti, delle fasi e delle informazioni finalizzate alla produzione e alla costruzione. Tale estensione del progetto si struttura sulla base della sua visione unitaria, come “processo circolare” e come operazione di sintesi, in cui l’“ideazione” e la realizzazione non possono esistere in modo distinto e in una relazione lineare, ma si integrano in un processo globale. E, ancora, lo studio esecutivo si unisce alla concezione del progetto come “attualità assoluta” dei suoi termini costitutivi, fondato sulle risorse e sugli obiettivi diretti all’“individuazione delle soluzioni praticabili” e come “operazione sintetica”. Pertanto, la formulazione esecutiva del progetto si inquadra attraverso la sua attuazione pratica ed “educazione empirica” (ovvero, di conduzione verso la “materializzazione”) orientate a guidare la prassi mediante la disposizione degli apparati tecnici e strumentali tesi alle verifiche di validità, di correttezza e di fattibilità. Inoltre, la formulazione esecutiva del progetto assume la trasposizione di finalità esigenziali e culturali in una realtà concreta tramite un complesso di atti tecnici, nel rispetto dei vincoli e delle possibilità disposte dalla realtà stessa: il legame e il confronto con la realtà determinano le caratteristiche del progetto, che deve essere in grado di prevedere e di anticipare le conseguenze delle scelte nel passaggio dal possibile alla concretezza.

Cultura e metodologie della progettazione esecutiva e predittiva

Massimiliano Nastri
2024-01-01

Abstract

L’articolo esamina la progettualità all’interno dello scenario dei sistemi di involucro di tipo evoluto, rispetto alla quale disporre i modi di intervento produttivo e costruttivo, secondo le pratiche di proiezione e di simulazione, si sviluppa nei criteri di analisi diretti all’esecutività, alla modellazione e all’anticipazione dei contenuti funzionali, tipologici e applicativi. Questo osservando una serie di riferimenti e di interrelazioni intese a sostenere (ai fini scientifici, procedurali e operativi) la definizione esecutiva del progetto per i sistemi di involucro, tesa ad attivare le pratiche di acquisizione cognitiva e di intervento realizzativo. Nello scenario in esame, l’orientamento alla progettualità è trattato rispetto alla dimensione conoscitiva, esplorativa e ricorsiva, in cui la progettazione esecutiva e predittiva è definita quale comparto metodologico correlato alle istanze e agli obiettivi rivolti alla fattibilità reale e all’attuazione pratica: ovvero come contesto indirizzato alla costituzione operativa, quale prassi tesa alla pianificazione e al coordinamento, alla gestione (conoscitiva e strumentale) e al controllo dei contenuti, delle fasi e delle informazioni finalizzate alla produzione e alla costruzione. Tale estensione del progetto si struttura sulla base della sua visione unitaria, come “processo circolare” e come operazione di sintesi, in cui l’“ideazione” e la realizzazione non possono esistere in modo distinto e in una relazione lineare, ma si integrano in un processo globale. E, ancora, lo studio esecutivo si unisce alla concezione del progetto come “attualità assoluta” dei suoi termini costitutivi, fondato sulle risorse e sugli obiettivi diretti all’“individuazione delle soluzioni praticabili” e come “operazione sintetica”. Pertanto, la formulazione esecutiva del progetto si inquadra attraverso la sua attuazione pratica ed “educazione empirica” (ovvero, di conduzione verso la “materializzazione”) orientate a guidare la prassi mediante la disposizione degli apparati tecnici e strumentali tesi alle verifiche di validità, di correttezza e di fattibilità. Inoltre, la formulazione esecutiva del progetto assume la trasposizione di finalità esigenziali e culturali in una realtà concreta tramite un complesso di atti tecnici, nel rispetto dei vincoli e delle possibilità disposte dalla realtà stessa: il legame e il confronto con la realtà determinano le caratteristiche del progetto, che deve essere in grado di prevedere e di anticipare le conseguenze delle scelte nel passaggio dal possibile alla concretezza.
2024
Tecnologia dell'architettura. Progettazione esecutiva dell'architettura. Tecnologie dell'involucro.
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