L'articolo esaminaa i caratteri, i contenuti e le procedure principali delle metodologie DfMA (ovvero, Design for Manufacturing and Assembly) ed MMC (ovvero, Modern Methods of Construction), attualmente applicati nei settori industriali di tipo evoluto, per il possibile trasferimento cognitivo e processuale negli ambiti della progettazione, della produzione e della costruzione dei serramenti, delle facciate e dei rivestimenti prefabbricati. La finalità, diretta ad apportare conoscenze integrate per generare soluzioni progettuali sostenibili (progressivamente introdotte e richieste anche nelle gare di appalto), può essere indirizzata specialmente a: gli appaltatori interessati all’innovazione, all’esplorazione di sistemi di costruzione alternativi o al de-risking di pacchetti di progettazione specializzati; i subappaltatori e i fornitori specializzati per la fornitura dei materiali per serramenti, facciate e rivestimenti, in particolare per progetti complessi, di elevata quantità di applicazione, con l’opportunità di anticipare gli aspetti relativi alla fabbricazione e all’installazione; i committenti che comprendono i vantaggi di metodi di costruzione speciali o moderni e intendono guidare i loro appaltatori ad adottarli, in particolare su progetti complessi. Lo studio delle procedure di DfMA (ovvero, Design for Manufacturing and Assembly) riguarda la disamina dell’approccio metodologico rivolto a considerare e a integrare i metodi di produzione e di costruzione che saranno utilizzati in opera fino dalle prime fasi del progetto. Questo approccio si basa su due metodiche distinte, ma integrabili tra loro: il DFM (ovvero, Design for Manufacturing), inteso quale progettazione dei componenti e dei sistemi costruttivi in funzione dei processi di lavorazione; il DFA (ovvero, Design for Assembly), inteso quale progettazione per l’assemblaggio, al fine di conseguire una semplificazione nelle sequenze e nei dispositivi di montaggio, unitamente alla riduzione dei tempi e della possibilità di errore. La prima metodica (DFM) fa ricorso a modelli di stima del costo di produzione dei componenti, che consentono di operare analisi di sensitività in funzione della variazione dei parametri di progetto più significativi (quali forme, proprietà geometriche, materiali), oltre che dei parametri di processo fondamentali (tipologia e caratteristiche di processo, dimensione del lotto di produzione). Mediante l’implementazione di accorgimenti che consentono di includere informazioni sul processo di fabbricazione già nello sviluppo progettuale del sistema è possibile contenere le risorse materiali ed economiche, limitando gli sfridi di lavorazione e operando un controllo diretto sul costo di produzione, al variare dei parametri di progetto. La seconda metodica (DFA) conosce un ampio sviluppo, evolvendo da forme assiomatiche, cioè basate esclusivamente su accorgimenti e regole progettuali, verso alcuni metodi strutturati all’interno dei settori industriali avanzati.
Metodologie DfMA e trasferimento tecnologico nei sistemi di involucro
Massimiliano Nastri
2024-01-01
Abstract
L'articolo esaminaa i caratteri, i contenuti e le procedure principali delle metodologie DfMA (ovvero, Design for Manufacturing and Assembly) ed MMC (ovvero, Modern Methods of Construction), attualmente applicati nei settori industriali di tipo evoluto, per il possibile trasferimento cognitivo e processuale negli ambiti della progettazione, della produzione e della costruzione dei serramenti, delle facciate e dei rivestimenti prefabbricati. La finalità, diretta ad apportare conoscenze integrate per generare soluzioni progettuali sostenibili (progressivamente introdotte e richieste anche nelle gare di appalto), può essere indirizzata specialmente a: gli appaltatori interessati all’innovazione, all’esplorazione di sistemi di costruzione alternativi o al de-risking di pacchetti di progettazione specializzati; i subappaltatori e i fornitori specializzati per la fornitura dei materiali per serramenti, facciate e rivestimenti, in particolare per progetti complessi, di elevata quantità di applicazione, con l’opportunità di anticipare gli aspetti relativi alla fabbricazione e all’installazione; i committenti che comprendono i vantaggi di metodi di costruzione speciali o moderni e intendono guidare i loro appaltatori ad adottarli, in particolare su progetti complessi. Lo studio delle procedure di DfMA (ovvero, Design for Manufacturing and Assembly) riguarda la disamina dell’approccio metodologico rivolto a considerare e a integrare i metodi di produzione e di costruzione che saranno utilizzati in opera fino dalle prime fasi del progetto. Questo approccio si basa su due metodiche distinte, ma integrabili tra loro: il DFM (ovvero, Design for Manufacturing), inteso quale progettazione dei componenti e dei sistemi costruttivi in funzione dei processi di lavorazione; il DFA (ovvero, Design for Assembly), inteso quale progettazione per l’assemblaggio, al fine di conseguire una semplificazione nelle sequenze e nei dispositivi di montaggio, unitamente alla riduzione dei tempi e della possibilità di errore. La prima metodica (DFM) fa ricorso a modelli di stima del costo di produzione dei componenti, che consentono di operare analisi di sensitività in funzione della variazione dei parametri di progetto più significativi (quali forme, proprietà geometriche, materiali), oltre che dei parametri di processo fondamentali (tipologia e caratteristiche di processo, dimensione del lotto di produzione). Mediante l’implementazione di accorgimenti che consentono di includere informazioni sul processo di fabbricazione già nello sviluppo progettuale del sistema è possibile contenere le risorse materiali ed economiche, limitando gli sfridi di lavorazione e operando un controllo diretto sul costo di produzione, al variare dei parametri di progetto. La seconda metodica (DFA) conosce un ampio sviluppo, evolvendo da forme assiomatiche, cioè basate esclusivamente su accorgimenti e regole progettuali, verso alcuni metodi strutturati all’interno dei settori industriali avanzati.File | Dimensione | Formato | |
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