L'articolo esamina l’elaborazione progettuale dell’edificio Accenture People Hub ad Assago (Milano), una delle sedi di Accenture in Italia, progettato da Park Associati (Filippo Pagliani e Michele Rossi) per la committenza Milanofiori Sviluppo (Gruppo Brioschi Sviluppo Immobiliare), che si propone nella configurazione di una “lama” di vetro e acciaio, una sorta di “prua” puntata verso la direttrice nord-ovest diventandone il fulcro generatore e compositivo. La costruzione, attraverso lo sviluppo verticale, si presenta come una delle realizzazioni più enfatiche del comparto a completare la cosiddetta “scogliera” di edifici che generano la corona allo sviluppo urbano di Milanofiori. La determinazione morfo-tipologica osserva come dalla “prua” dell’edificio si dipartano i due fronti del complesso, laddove il corpo esposto verso l’autostrada è il più esteso per dimensioni. L’uniformità della sua superficie vetrata viene increspata dal fitto ritmo di elementi verticali e da linee orizzontali marcapiano. Le cuspidi vetrate che scandiscono la facciata offrono un lato trasparente e uno serigrafato, questo diretto quale protezione dall’irradiazione solare che l’esposizione a sud-ovest della facciata rende necessaria. Il fronte più corto dell’edificio ottiene la massima trasparenza grazie alla facciata a vetrata continua. In particolare, l’assetto prospettico per le due ramificazioni contigue dell’edificio, implica la fitta successione dei moduli di facciata a sviluppo verticale definiti dalla sezione segmentata angolare. L’elaborazione sistemica della componentistica di facciata si offre secondo molteplici soluzioni esaminate e applicate alle diverse configurazioni prospettiche.

Enfatica “lama” con involucro di vetro e acciaio

Massimiliano Nastri
2024-01-01

Abstract

L'articolo esamina l’elaborazione progettuale dell’edificio Accenture People Hub ad Assago (Milano), una delle sedi di Accenture in Italia, progettato da Park Associati (Filippo Pagliani e Michele Rossi) per la committenza Milanofiori Sviluppo (Gruppo Brioschi Sviluppo Immobiliare), che si propone nella configurazione di una “lama” di vetro e acciaio, una sorta di “prua” puntata verso la direttrice nord-ovest diventandone il fulcro generatore e compositivo. La costruzione, attraverso lo sviluppo verticale, si presenta come una delle realizzazioni più enfatiche del comparto a completare la cosiddetta “scogliera” di edifici che generano la corona allo sviluppo urbano di Milanofiori. La determinazione morfo-tipologica osserva come dalla “prua” dell’edificio si dipartano i due fronti del complesso, laddove il corpo esposto verso l’autostrada è il più esteso per dimensioni. L’uniformità della sua superficie vetrata viene increspata dal fitto ritmo di elementi verticali e da linee orizzontali marcapiano. Le cuspidi vetrate che scandiscono la facciata offrono un lato trasparente e uno serigrafato, questo diretto quale protezione dall’irradiazione solare che l’esposizione a sud-ovest della facciata rende necessaria. Il fronte più corto dell’edificio ottiene la massima trasparenza grazie alla facciata a vetrata continua. In particolare, l’assetto prospettico per le due ramificazioni contigue dell’edificio, implica la fitta successione dei moduli di facciata a sviluppo verticale definiti dalla sezione segmentata angolare. L’elaborazione sistemica della componentistica di facciata si offre secondo molteplici soluzioni esaminate e applicate alle diverse configurazioni prospettiche.
2024
Tecnologia dell'architettura. Progettazione esecutiva dell'architettura. Tecnologie dell'involucro.
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