Declinare dall'interno gli spazi per la salute della comunità. Il progetto del Kentish Town Health Centre a Londra (Allford Hall Monaghan Morris)

The contribution is part of a wider research on the topic of the architectural design of Health Centres (in Italy, Case della Salute, now Case della Comunità with the PNRR), health, social and socio-medical assistance structures located in contexts close to the places where citizens live, comparable in size to outpatient clinics, but open to the community through the integration of spaces for the promotion and prevention of health, understood as people's psychophysical well-being. In the "Coltivare_Salute.com" research project, the study of international best practices has made it possible to outline elements common to different projects, such as the quality of the interior space, the relationship with the urban public space and with the existing built environment, and the integration of other public services. We would like to focus here on a specific feature, namely the openness to the city and the welcoming of the community (individuals, associations, schools) interpreted on the basis of internal spaces that decline urban relations. This approach is well exemplified by the design of the Kentish Town Health Centre in London by the British architectural studio Allford Hall Monaghan Morris, winner in 2009 of the Riba Award for Architecture, exhibited at the Venice Architecture Biennale in 2012 and cited in 2013 by the British National Health System guidelines for the design of primary health care facilities. A new building, a single volume that involves urban spaces within itself, drawing a sort of internal street that welcomes people, around which a rich system of spaces and functions opens up, cutting through the mass of the building to open up multiple relationships with natural light and with the outside at different heights and perspectives. The interior spaces host a variety of experiences for those who frequent the centre: walking, waiting, crossing, visiting, consulting, taking a break, communicating... a panorama of spatial appropriation actions that shape the space itself, interpreting the variety of services related to health, well-being, sociality and community culture.

Il contributo proposto si inserisce all'interno di un'ampia ricerca sul tema del progetto architettonico degli Health Centre (in Italia Case della Salute, ora Case della Comunità con il PNRR), strutture di assistenza sanitaria, socio-sanitaria e sociale collocate in contesti vicini ai luoghi in cui i cittadini vivono, comparabili per dimensione ai poliambulatori, ma aperti alla comunità tramite l'integrazione di spazi per la promozione e prevenzione della salute, intesa come benessere psicofisico delle persone. Nel progetto di ricerca 'Coltivare_Salute.com' lo studio di best practices internazionali ha permesso di delineare elementi comuni a differenti progetti, quali la qualità dello spazio interno, la relazione con lo spazio pubblico urbano e con il costruito esistente, l'integrazione di altri servizi pubblici. Si vuole approfondire qui un carattere specifico, ovvero l'apertura alla città e l'accoglienza della comunità (singoli, associazioni, scuole) interpretata a partire da spazialità interne che declinano relazioni urbane. Questo approccio è ben esemplificato dal progetto del Kentish Town Health Centre di Londra dello studio di architettura britannico Allford Hall Monaghan Morris, vincitore nel 2009 del Riba Award for Architecture, esposto alla Biennale di Architettura di Venezia nel 2012 e citato, nel 2013, dalle linee guida del National Health System britannico per la progettazione delle strutture di sanità primaria. Un nuovo edificio, un unico volume che involve dentro di sé spazialità urbane disegnando una sorta di strada interna che accoglie le persone, attorno alla quale si apre un ricco sistema di spazi e funzioni che tagliano la massa dell'edificio per aprire molteplici relazioni con la luce naturale e con l'esterno a diverse altezze e prospettive. Gli spazi interni ospitano una variegata possibilità di esperienze per chi frequenta il centro: passeggiare, aspettare, attraversare, frequentare, consultare, prendersi una pausa, comunicare... un panorama di azioni di appropriazione spaziale che conformano lo spazio stesso, interpretando la varietà di servizi legati alla salute, al benessere, alla socialità e alla cultura della comunità.