La presente invenzione concerne un dispositivo protesico per arti superiori. L’invenzione si inserisce nel campo tecnico dei dispositivi protesici, in particolare nel campo tecnico dei dispositivi protesici mioelettrici per arti superiori. Ad oggi, sono presenti nel mercato diverse tipologie di dispositivi protesici, detti anche protesi, per gli arti superiori. I dispositivi protesici per arti superiori possono riguardare la sola mano o anche parte dell’avambraccio o del braccio. In particolare, i dispositivi protesici attualmente esistenti si possono classificare in tre categorie: - protesi cosmetiche o passive (figura 1A) capaci di riprodurre fedelmente la forma dell’arto mancante; - protesi funzionali (figura 1B) capaci di riprodurre i movimenti dell’arto mancante senza però godere di qualità estetiche; - protesi cosmetiche funzionali (figura 1C) capaci di conciliare le capacità estetiche con quelle funzionali. Le protesi funzionali o attive, di tipo meccanico o elettromeccanico, possono consentire ad un utilizzatore di compiere un particolare movimento, come ad esempio quello di afferrare degli oggetti. Un esempio di protesi funzionale riguarda i dispositivi protesici a comando mioelettrico che sfruttano i segnali elettromiografici generati dalla contrazione della muscolatura del moncone di un utilizzatore per inviare un segnale alla protesi. La protesi, una volta ricevuto il segnale, è in grado di compiere il movimento per cui la stessa protesi è progettata. Tuttavia, le protesi funzionali non possiedono una gradevolezza estetica adeguata alle necessità degli utilizzatori. Infatti, tali protesi non sono in grado di riprodurre fedelmente l’arto che devono sostituire. Le protesi cosmetiche o passive sono invece una copia precisa dell’arto mancante, non consentono alcun tipo di movimento e hanno l’obiettivo di ricostruire il segmento corporeo dell’arto superiore. Generalmente, le protesi cosmetiche sono realizzate in silicone o materiali analoghi e vengono progettate e modellate a seconda di ogni singolo utilizzatore. Le protesi cosmetiche non consentono di compiere alcun tipo di movimento e i loro vantaggi sono dovuti esclusivamente alla gradevolezza estetica. Infine, le protesi cosmetiche funzionali hanno lo scopo di combinare e unire i vantaggi delle protesi cosmetiche con quelli delle protesi funzionali in modo da ottenere protesi che consentono quindi ad un utilizzatore di avere un dispositivo protesico gradevole alla vista e funzionale allo svolgimento di attività quotidiane. Tuttavia, ad oggi non esiste alcuna protesi cosmetica funzionale in grado di soddisfare le esigenze di quegli utenti che, per via di una qualsiasi malformazione presentano una parte considerevole di palmo e senza la possibilità di avere sufficiente spazio per installare l’elettronica che ne consentirebbe il movimento.
DISPOSITIVO PROTESICO PER ARTI SUPERIORI
ROMERO MAXIMILIANO ERNESTO;
2023-01-01
Abstract
La presente invenzione concerne un dispositivo protesico per arti superiori. L’invenzione si inserisce nel campo tecnico dei dispositivi protesici, in particolare nel campo tecnico dei dispositivi protesici mioelettrici per arti superiori. Ad oggi, sono presenti nel mercato diverse tipologie di dispositivi protesici, detti anche protesi, per gli arti superiori. I dispositivi protesici per arti superiori possono riguardare la sola mano o anche parte dell’avambraccio o del braccio. In particolare, i dispositivi protesici attualmente esistenti si possono classificare in tre categorie: - protesi cosmetiche o passive (figura 1A) capaci di riprodurre fedelmente la forma dell’arto mancante; - protesi funzionali (figura 1B) capaci di riprodurre i movimenti dell’arto mancante senza però godere di qualità estetiche; - protesi cosmetiche funzionali (figura 1C) capaci di conciliare le capacità estetiche con quelle funzionali. Le protesi funzionali o attive, di tipo meccanico o elettromeccanico, possono consentire ad un utilizzatore di compiere un particolare movimento, come ad esempio quello di afferrare degli oggetti. Un esempio di protesi funzionale riguarda i dispositivi protesici a comando mioelettrico che sfruttano i segnali elettromiografici generati dalla contrazione della muscolatura del moncone di un utilizzatore per inviare un segnale alla protesi. La protesi, una volta ricevuto il segnale, è in grado di compiere il movimento per cui la stessa protesi è progettata. Tuttavia, le protesi funzionali non possiedono una gradevolezza estetica adeguata alle necessità degli utilizzatori. Infatti, tali protesi non sono in grado di riprodurre fedelmente l’arto che devono sostituire. Le protesi cosmetiche o passive sono invece una copia precisa dell’arto mancante, non consentono alcun tipo di movimento e hanno l’obiettivo di ricostruire il segmento corporeo dell’arto superiore. Generalmente, le protesi cosmetiche sono realizzate in silicone o materiali analoghi e vengono progettate e modellate a seconda di ogni singolo utilizzatore. Le protesi cosmetiche non consentono di compiere alcun tipo di movimento e i loro vantaggi sono dovuti esclusivamente alla gradevolezza estetica. Infine, le protesi cosmetiche funzionali hanno lo scopo di combinare e unire i vantaggi delle protesi cosmetiche con quelli delle protesi funzionali in modo da ottenere protesi che consentono quindi ad un utilizzatore di avere un dispositivo protesico gradevole alla vista e funzionale allo svolgimento di attività quotidiane. Tuttavia, ad oggi non esiste alcuna protesi cosmetica funzionale in grado di soddisfare le esigenze di quegli utenti che, per via di una qualsiasi malformazione presentano una parte considerevole di palmo e senza la possibilità di avere sufficiente spazio per installare l’elettronica che ne consentirebbe il movimento.File | Dimensione | Formato | |
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